«Ma Ravenna non era già stata capitale della cultura due o tre anni fa? Mi ricordo che c’erano in piazza degli stendardi». Chiede l’amico modenese in trasferta nella città bizantina.
È infatti iniziata da molto tempo la rincorsa di Ravenna a città candidata a capitale europea della cultura, precisamente nel remoto 2007. È anche nato un ufficio apposito per gestire il percorso, a cui sono arrivati più di 400 progetti scritti dai cittadini. Progetti grandiosi come una Divina Commedia vivente interpretata migliaia di attori in giro per la città, un festival della cultura adriatica, un mosaico talmente grande che sarebbe visibile dallo spazio (tutti i progetti selezionati sono nel dossier www.ravenna2019.com).
Se si vince nessun europeo potrà esimersi da venire a Ravenna nel 2019 (anno in cui la capitale sarà italiana). Ravenna, infatti, seppur piccola e isolata vanta una ricchissima vitalità culturale. Certo ci sono in città nomi importanti come il maestro Riccardo Muti, ma la vera ricchezza sono i piccoli eventi culturali che fioriscono spontaneamente come i funghi in pineta. In città ci sono sei spazi che fanno programmazioni teatrali, una decina tra gallerie d’arte e fotografiche, decine di botteghe di artigiani del mosaico o della scultura oltre a festival cinematografici, festival danteschi, festival del mosaico, festival del fumetto, festival delle culture, festival giapponesi…
Insomma non ha niente da invidiare a città della stessa densità di popolazione, e forse in alcuni campi (come il teatro) ha anche i numeri per competere con quelle più grandi. La candidatura, inoltre, ha dato un buono slancio propulsivo alle associazioni di cittadini, che hanno imparato a sostenersi a vicenda, e ha anche creato una inedita collaborazione con le città vicine come Forlì, Cesena, Rimini, Ferrara, Faenza, Lugo e Cervia, difficile da immaginare nella nazione dei cento campanili. Basti vedere gli sgambetti vicendevolmente scambiati tra altre due “vicine di casa” in corsa per la candidatura come Siena e Pisa.
Tra poco si saprà se Ravenna è nella rosa delle finaliste. Ma se così non fosse? Beh, ormai la corsa è partita e nessuno la potrà fermare. Anche se il ricco contributo della comunità europea darebbe il giusto slancio alle buone intenzioni.