Piacere quotidiano

Ambientalisti contro il salmone OGM in arrivo sulle tavole degli States

La campagna di Amici della Terra per boicottare il "pesce Frankenstein" che fra qualche settimana gli americani si ritroveranno sugli scaffali del supermercato. Per la Food and drug administration si tratta di "cibo sicuro"

Il soprannome scelto dall’associazione animalista “Amici della Terra” la dice lunga sul super-salmone e sulla battaglia che da anni si combatte contro l’azienda che sta per ottenere il via libera per metterlo in commercio. Lo chiamano “Frankenfish“, il pesce Frankenstein: perché il salmone atlantico geneticamente modificato è un ibrido fra un pesce oceanico simile all’anguilla e il salmone reale che vive nelle acque del Pacifico. Cos’ha di speciale? Impiega la metà del tempo per crescere, questo significa che in quindici mesi è pronto per essere venduto ai consumatori, mentre normalmente occorre aspettarne trenta.

Da parte degli ambientalisti è in atto una battaglia contro la commercializzazione di questo salmone OGM, che fra poche settimane – si attende soltanto il sì definito della Food and drug administration (Fda), l’ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici negli Usa – perché gli americani se lo ritrovino confezionato sui banchi del supermercato. AquAdvantage, questo il nome del pesce geneticamente modificato prodotto dalla società canadese AquaBounty è stato giudicato “non minaccioso per l’ambiente” e definito “cibo sicuro” dalla Fda già lo scorso dicembre. La sperimentazione, che dura da tre anni, permetterà di avere in commercio – questa l’opinione dei sostenitori del salmone OGM – un prodotto che in quanto a sapore e odore non è diverso da quello che siamo abituati a mangiare.

Le critiche mosse dalle associazioni ambientaliste sono invece legate a un maggiore rischio di tumori accanto alla mancanza di elementi sufficienti per garantire il rispetto della salute pubblica. E non è tutto: l’entrata sul mercato di un prodotto del genere potrebbe fare da apripista alla commercializzazione di altri animali OGM inclusi mucche, polli e maiali. Infine, secondo alcuni, questo esperimento potrebbe influire sugli ecosistemi oceanici, coinvolgendo anche altre specie di animali marini.

La campagna che boicotta l’arrivo del super-salmone sulle tavole d’America coinvolge le più importanti catene di supermercati degli Usa perché si rifiutino di vendere il prodotto: finora hanno aderito importanti nomi come Whole Foods, Trader Joe’s e Target. È arrivato anche il sostegno di due senatori dell’Alaska, i quali hanno evidenziato che il salmone rischi in questo modo di essere messo in pericolo come risorsa fondamentale della regione.

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