Il clima di fiducia dei consumatori a ottobre torna in calo, scendendo a 97,3 dopo avere raggiunto 100,8. Lo rileva l’Istat. Sul peggioramento, la prima contrazione dopo quattro mesi in rialzo, pesa il forte ribasso del clima economico. Ottobre ha così bruciato il guadagno ottenuto nei mesi precedenti, con settembre che aveva visto l’indice tornare sopra la soglia 100. La fiducia perde punti sotto tutti i fronti, a cominciare dal clima economico (a 93,2 da 99,3), con un peggioramento anche delle aspettative sulla disoccupazione. Non va meglio per la componente cosiddetta corrente, ovvero riferita alla situazione attuale (a 96,1 da 102,6). L’Istat parla di “deciso calo” pure per il clima personale (a 98,1 da 102,4), che include giudizi e attese sullo stato economico della famiglia. Un ribasso più contenuto invece si registra per la componente futura (a 98,6 da 100,3). A livello territoriale, la fiducia risulta in diminuzione in tutte le diverse aree del Paese.
“L’aumento dell’aliquota Iva scattato il primo di ottobre ha certamente favorito a peggiorare il clima di fiducia dei consumatori con l’aumento dei prezzi ed il calo dei consumi”. E’ il commento della Coldiretti in relazione ai dati negativi sulla fiducia dei consumatori svelati dall’Istat. “Sono dunque confermate – sottolinea la Coldiretti – le preoccupazioni sul rischio di alimentare con il rincaro dell’Iva una spirale recessiva“. “In queste condizioni per più di una famiglia italiana su quattro (22 per cento) – valuta la Coldiretti- sarà infatti un autunno difficile di sacrifici economici, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè di ottobre. Per quanto riguarda la situazione generale la percentuale di quanti sono pessimisti per il futuro e pensano che la situazione peggiorerà sono il 35 per cento”. “Al contrario, sono il 51 per cento coloro che – conclude la Coldiretti – ritengono che non ci saranno cambiamenti, mentre sono solo il 14 per cento quelli convinti che ci sarà un miglioramento”.