A parte Esso che guida le difficoltà dei gruppi di raffinazione molto volatili anche per il prezzo del petrolio, l’anno scorso la Rai è stata la società industriale italiana con la peggiore perdita operativa (197 milioni, oltre il 7% del fatturato), seguita da Maire Tecnimont (-141 milioni) e Alitalia (-119). Male anche l’editrice del Corriere della Sera, Rcs (12esima, -80 milioni) e Fininvest (-68) mentre Telecom è ampiamente prima per perdite nette (-1,6 miliardi), seguita da Finmeccanica (-828).
A stilare la classifica è stato l’ufficio studi di Mediobanca secondo il quale è Mediaset la prima società televisiva italiana con 3,683 miliardi di fatturato (-12,5% rispetto al 2011). In seconda posizione Sky Italia che mantiene il fatturato a 2,8 miliardi superando così la Rai che rispetto al 2011 ha perso il 7,5% dei ricavi scesi a 2,7 miliardi.
L’analisi evidenzia poi che dal punto di vista del fatturato Alitalia è scivolata in 35esima posizione, un gradino più in giù rispetto al 2011 e ben 10 rispetto al 2007. L’ultimo bilancio prima del via al Piano Fenice di Corrado Passera, per la compagnia ora in attesa del salvataggio da parte delle Poste si era chiuso a 4,5 miliardi di euro che la collocavano in 25esima posizione. E se Alitalia scende, salgono invece le Poste, undicesime in classifica con gli utili 2012 che hanno superato quelli di Enel e sono secondi nel pubblico solo a quelli di Eni, mentre il numero due in assoluto è Exor-Fiat (che con il consolidamento Chrysler si rafforza a 110 miliardi).
Da notare che, se i premi assicurativi di Poste Italiane (10,5 miliardi) fossero sommati ai ricavi postali e finanziari, emergerebbe un gruppo da 20,2 miliardi di ricavi, sesto assoluto nel rank 2012, davanti a Finmeccanica. Poste Vita è inoltre il terzo polo assicurativo nazionale dopo Generali e Unipol, mentre le attività del Banco Posta fanno delle Poste la sesta banca italiana per provvista da clientela (48,7 miliardi) e la decima per attivo tangibile (51,8 miliardi). I soli ricavi postali, pari a circa 4,5 miliardi, collocherebbero invece le Poste in 28esima posizione.
Pochi i movimenti nelle posizioni successive: si scambiano il posto Erg (da 15esima a 12esima) e TotalErg (da 12esima a 15esima), Kuwait Petroleum resta 13esima con ricavi per quasi otto miliardi e Prysmian 14esima, entrata lo scorso anno nella Top20 (7,9 miliardi, +3,5% sul 2011), con ricavi domestici che fanno meglio di quelli esteri (+9,8% rispetto a +2,6%). Rilevante, poi, il dinamismo di Luxottica, che recupera due posizioni e sale al 16esimo posto con ricavi oltre i sette miliardi, in crescita del 13,9% sul 2011. Per il gruppo di Leonardo Del Vecchio il mercato domestico è trascurabile, contando meno del 3% sul totale ed avendo ceduto il 22,1% nell’ultimo anno.
Chiudono il quadro delle Top20 i supermercati Esselunga che si confermano 17esimi con la Supermarkets Italiani (+4,5% sul 2011), le Ferrovie dello Stato che cedono l’1,5% a 6,4 miliardi e due posizioni (da 16esime a 18esime), A2A stabile in 19esima posizione e la Pirelli & C, unica altra società manifatturiera che sale grazie alla crescita del 7,4% del fatturato. Il gruppo degli pneumatici, il cui fatturato arriva per il 93% dai mercati esteri, ha scalzato la Fininvest che, avendo ridotto le vendite del 10%, scivola in 21esima posizione ed esce dal novero delle Top20.