“Il Consiglio di Stato ha indicato la necessità di competenza anche generica in materia per ricoprire quel ruolo. Dove stanno in questa scelta merito e competenza?”. A questa domanda, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, Pdl, sale in macchina e saluta ‘Ciao ragazzi’. Il caso è quello di Riccardo Villari, di professione medico, esperto in malattie infettive, senatore Pdl, un passato nel centrosinistra. Maurizio Lupi lo ha indicato come nuovo presidente dell’Autorità portuale di Napoli. Il ministro Pdl prova a giustificare la sua scelta scaricandola: “Era la candidatura proposta dagli enti locali ed è condivisa dal presidente della Regione Campania”. La legge prevede la massima e comprovata qualificazione professionale nel settore. La stessa Commissione trasporti della Camera dei deputati ha bocciato la nomina di Villari, la Cisl campana parla di ‘scelta vergognosa’. Diego De Lorenzis (Deputato del M5S) cita altre nomine alle autorità portuali dove “si è visto solo alla logica spartitoria dei partiti. Si pensi ai titoli di studio, ha solo la terza media, di Fedele Sanciu per l’autorità portuale di Olbia. Oppure – continua – la nomina approvata dal Pd di Forcieri all’autorità portuale di La Spezia”. Ora tocca proprio al ministro decidere. Lupi sorride imbarazzato e si congeda con un ‘Vediamo’. Intanto Villari aspetta che la nomina vada in porto, stipendio intorno ai 230 mila euro e finanziamenti milionari da gestire. Per la competenza c’è tempo nonostante il Consiglio di Stato, in un recente pronunciamento, sul caso dell’autorità portuale di Cagliari, abbia indicato come fattore imprescindibile che il candidato possieda un titolo di studio “implicante competenza anche generica in materia” di Manolo Lanaro e Nello Trocchia
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