In incubazione da anni e ora realtà. Il progetto dei dieci tecnopoli della Regione Emilia Romagna taglia finalmente un traguardo ed il primo è proprio nella città di Reggio Emilia. A pochi mesi dall’inaugurazione della stazione Mediopadana, un’altra grande opera cambia il volto del centro emiliano, che si appresta ad accogliere l’apertura sabato 26 ottobre del rinnovato capannone 19 delle Officine Reggiane, trasformato nel Tecnopolo per la ricerca industriale avanzata e il trasferimento tecnologico.
Il progetto fa parte della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna, un piano regionale di cui si parla dal 2007 che prevede laboratori di ricerca e centri per l’innovazione in dieci province, con la realizzazione di altrettanti tecnopoli a Bologna, Ravenna, Faenza, Forlì e Cesena, Rimini, Spilamberto, Vignola, Reggio Emilia, Piacenza, Parma e Modena. Intorno all’iniziativa si sono uniti centri di ricerca pubblici e università, comuni ed enti, per un investimento complessivo di circa 240 milioni di euro arrivati in parte da risorse regionali, da atenei e istituzioni locali, con un impiego di 1800 ricercatori in una cinquantina di laboratori. L’obiettivo è creare una piattaforma regionale per lavorare su agroalimentare, energia e ambiente, Ict e design, scienze e costruzioni per incrementare lo sviluppo e la crescita dell’economia e della produttività del territorio.
A vedere la luce a distanza di quasi sei anni però, per ora c’è solo la sede di Reggio Emilia. Se Vignola promette di tagliare il nastro nel 2014, in altri capoluoghi come Parma o Bologna i tecnopoli sono in fase di stallo per mancanza di fondi. Reggio è la prima città in Regione in cui il progetto diventa concreto con un’infrastruttura dedicata, che ospiterà nei prossimi mesi i laboratori di ricerca di Rei-Reggio Emilia Innovazione, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Crpa, in cui lavoreranno circa 90 ricercatori. Se in altre città gli investitori temporeggiano di fronte a progetti di ampio respiro, il sistema Reggio Emilia ha tenuto. “Merito della sinergia e dell’impegno che hanno messo in questi anni tutti gli attori in campo, non solo il Comune. – spiega il vicesindaco Ugo Ferrari – Per noi il Tecnopolo è sempre stato una priorità, siamo sempre stati compatti sulla scelta, decisi a portarla avanti. Il sindaco Graziano Delrio ci ha creduto e si è speso molto per questa opera strategica. È stata una scelta lungimirante, come la stazione Mediopadana e ne siamo molto orgogliosi”. Sarà proprio l’ex sindaco e ora ministro Delrio a tagliare il nastro della due giorni di apertura del Tecnopolo, dove da sabato sono in programma concerti, dibattiti e mostre sulla memoria dell’area industriale recuperata.
Il costo dell’operazione è di 5,5 milioni di euro, di cui 3,1 a carico del Comune e 2,4 a carico della Regione, che ha fatto da regia alla realizzazione del centro. La ricerca potrà invece contare su 10,6 milioni di euro, di cui la metà da contributo europeo Por-Fesr. Il Tecnopolo avrà il compito di creare una rete di contatti e di relazione con le aziende e con altri centri di ricerca pubblici e privati, diffondere informazioni sulla tecnologia sul territorio, attrarre imprese e lavoro, supportare start up. “Oggi ci sentiamo più forti – ha continuato Ferrari – il Tecnopolo è un atto di fiducia verso il futuro per risollevare l’economia e il lavoro della città, perché in una fase di crisi come questa serve alzare la testa”.
Dopo la Mediopadana e il Tecnopolo, il Comune poi non ha intenzione di fermarsi. Forte anche di 11 milioni accordati dal Piano nazionale Città, per l’Area Nord si pensa già ad altri progetti di riqualificazione che coinvolgeranno l’area Reggiane, come la realizzazione del Parco della conoscenza, innovazione e creatività, che si affiancherà al Centro Internazionale Loris Malaguzzi per l’educazione e al Tecnopolo con i centri di ricerca in meccatronica, agroalimentare, energia e ambiente. Una partenza dunque a tutto campo, con i prossimi mesi cruciali per l’entrata a regime del centro, che per ora però rimane l’unico in Regione.
Emilia Romagna
Reggio Emilia, inaugura il Tecnopolo: unico realizzato dei 10 promessi in Regione
Il progetto fa parte della Rete Alta Tecnologia dell'Emilia Romagna, un piano regionale di cui si parla dal 2007 e che prevede laboratori di ricerca e centri per l'innovazione in dieci province. L'investimento complessivo è di circa 240 milioni di euro arrivati in parte da risorse regionali, da atenei e istituzioni locali, con un impiego di 1800 ricercatori in una cinquantina di laboratori
In incubazione da anni e ora realtà. Il progetto dei dieci tecnopoli della Regione Emilia Romagna taglia finalmente un traguardo ed il primo è proprio nella città di Reggio Emilia. A pochi mesi dall’inaugurazione della stazione Mediopadana, un’altra grande opera cambia il volto del centro emiliano, che si appresta ad accogliere l’apertura sabato 26 ottobre del rinnovato capannone 19 delle Officine Reggiane, trasformato nel Tecnopolo per la ricerca industriale avanzata e il trasferimento tecnologico.
Il progetto fa parte della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna, un piano regionale di cui si parla dal 2007 che prevede laboratori di ricerca e centri per l’innovazione in dieci province, con la realizzazione di altrettanti tecnopoli a Bologna, Ravenna, Faenza, Forlì e Cesena, Rimini, Spilamberto, Vignola, Reggio Emilia, Piacenza, Parma e Modena. Intorno all’iniziativa si sono uniti centri di ricerca pubblici e università, comuni ed enti, per un investimento complessivo di circa 240 milioni di euro arrivati in parte da risorse regionali, da atenei e istituzioni locali, con un impiego di 1800 ricercatori in una cinquantina di laboratori. L’obiettivo è creare una piattaforma regionale per lavorare su agroalimentare, energia e ambiente, Ict e design, scienze e costruzioni per incrementare lo sviluppo e la crescita dell’economia e della produttività del territorio.
A vedere la luce a distanza di quasi sei anni però, per ora c’è solo la sede di Reggio Emilia. Se Vignola promette di tagliare il nastro nel 2014, in altri capoluoghi come Parma o Bologna i tecnopoli sono in fase di stallo per mancanza di fondi. Reggio è la prima città in Regione in cui il progetto diventa concreto con un’infrastruttura dedicata, che ospiterà nei prossimi mesi i laboratori di ricerca di Rei-Reggio Emilia Innovazione, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Crpa, in cui lavoreranno circa 90 ricercatori. Se in altre città gli investitori temporeggiano di fronte a progetti di ampio respiro, il sistema Reggio Emilia ha tenuto. “Merito della sinergia e dell’impegno che hanno messo in questi anni tutti gli attori in campo, non solo il Comune. – spiega il vicesindaco Ugo Ferrari – Per noi il Tecnopolo è sempre stato una priorità, siamo sempre stati compatti sulla scelta, decisi a portarla avanti. Il sindaco Graziano Delrio ci ha creduto e si è speso molto per questa opera strategica. È stata una scelta lungimirante, come la stazione Mediopadana e ne siamo molto orgogliosi”. Sarà proprio l’ex sindaco e ora ministro Delrio a tagliare il nastro della due giorni di apertura del Tecnopolo, dove da sabato sono in programma concerti, dibattiti e mostre sulla memoria dell’area industriale recuperata.
Il costo dell’operazione è di 5,5 milioni di euro, di cui 3,1 a carico del Comune e 2,4 a carico della Regione, che ha fatto da regia alla realizzazione del centro. La ricerca potrà invece contare su 10,6 milioni di euro, di cui la metà da contributo europeo Por-Fesr. Il Tecnopolo avrà il compito di creare una rete di contatti e di relazione con le aziende e con altri centri di ricerca pubblici e privati, diffondere informazioni sulla tecnologia sul territorio, attrarre imprese e lavoro, supportare start up. “Oggi ci sentiamo più forti – ha continuato Ferrari – il Tecnopolo è un atto di fiducia verso il futuro per risollevare l’economia e il lavoro della città, perché in una fase di crisi come questa serve alzare la testa”.
Dopo la Mediopadana e il Tecnopolo, il Comune poi non ha intenzione di fermarsi. Forte anche di 11 milioni accordati dal Piano nazionale Città, per l’Area Nord si pensa già ad altri progetti di riqualificazione che coinvolgeranno l’area Reggiane, come la realizzazione del Parco della conoscenza, innovazione e creatività, che si affiancherà al Centro Internazionale Loris Malaguzzi per l’educazione e al Tecnopolo con i centri di ricerca in meccatronica, agroalimentare, energia e ambiente. Una partenza dunque a tutto campo, con i prossimi mesi cruciali per l’entrata a regime del centro, che per ora però rimane l’unico in Regione.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".