So bene che, ogni qual volta, si sfiora il tema delle elezioni anticipate, si rischia sempre di litigare persino con gli amici più cari che, legittimamente, non vedono l’ora che la stagione dei berlusconiani, dei diversamente berlusconiani, e dei berlusconiani inconsapevoli, finisca prima che riescano a far “Decadere” la Costituzione medesima.
Condivido le loro ansie, ma occhio alla “Eterogenesi dei fini”, per rubare la citazione al filosofo Giambattista Vico. Per eterogenesi dei fini si intende la possibilità che ad azione intenzionali corrispondano conseguenze non previste, persino opposte a quelle auspicate.
Chi oggi pensa che B sia politicamente già morto, non solo si illude, ma commette un gravissimo errore di valutazione politica.
I diversamente berlusconiani che, per altro, hanno sin qui condiviso tutti gli estremismi del loro capo, non hanno prospettiva alcuna, se non quella di dar vita all’ennessimo centrino da…tavolo di trattativa.
Berlusconi aspetterà il voto sulla sua decadenza, e se dovesse andargli male, tenterà di far decadere tutto e tutti.
La sua non sarà solo la reazione di un uomo vecchio, stanco ed irato, ma anche la controffensiva insidiosissima di chi controlla la cassa, i dossier, e soprattutto un vasto impero mediatico.
Sarà bene non dimenticare che, in questo momento, oltre a disporre di Mediaset, detiene anche il pacchetto di maggioranza nel Consiglio di amministrazione della Rai.
Per queste ragioni sarà Lui a staccare la spina al governo, a chiedere le elezioni e a pretendere che si svolgano con questa legge elettorale e con questo conflitto di interessi, una doppia porcata! Sarebbe l’ennesima partita truccata!
Prima di tornare al voto, magari a marzo, i radicali, i moderati, i movimentisti, i credenti, i non credenti, i diversamente democratici, i grillini consenzienti, quelli dissenzienti, i montiani delle origini, quelli di rito casiniano, i destri non berlusoniani, provino a trovare una intesa che impedisca la definitiva decadenza non della seconda Repubblica, ma della Repubblica.