Il Senatur vuole "tornare per sistemare le cose", perché teme che il Carroccio sia destinato a finire. Alla corsa per la guida del movimento potrebbe scontrarsi con Salvini e Tosi. E su Berlusconi dice: "E' stato tradito dal partito come me"
Umberto Bossi si prepara a riprendersi la segreteria federale della Lega Nord. Ai cronisti che gli chiedevano se si sarebbe ricandidato al prossimo congresso del Carroccio, ha risposto: “Penso di sì. In giro c’è una montagna di gente che si è spaventata nel vedere quello che è accaduto. Le espulsioni e il sospetto che la Lega possa finire mi spingono a tornare per sistemare le cose”. Il nuovo leader del partito sarà scelto dalle primarie del movimento e poi nominato ufficialmente dal congresso federale che si terrà a Torino il 15 dicembre. L’attuale segretario Roberto Maroni ha annunciato l’intenzione di non volersi ricandidare per lasciare spazio a “giovani rampanti”. Per evidenti ragioni anagrafiche, il governatore della Lombardia non pensava certo a un ritorno del suo predecessore, ma guardava nella direzione di Matteo Salvini e Flavio Tosi. Il Senatur potrebbe quindi competere nell’ascesa alla segreteria con il sindaco di Verona, ormai diventato uno dei suoi maggiori oppositori interni.
Ma non parla di solo del suo partito Umberto Bossi, durante la cerimonia di intitolazione di una piazza di Lazzate (Monza e Brianza) a un ex sindaco leghista. “Forza Italia? La sola parola Italia mi fa venire l’orticaria”, ha risposto a chi gli ha chiesto un commento sulla rinascita del partito di Berlusconi. E sul Cavaliere ha aggiunto: ”Tutti dicono che decadrà ma, anche se decade, Berlusconi ha i voti e li può indirizzare. Anche lui è stato tradito dal suo partito perché il sistema si è comprato gli uomini chiave del suo partito ed è capitato più o meno anche a me così”. Il senatur è intervenuto anche su una possibile discesa in campo di Marina Berlusconi: ”Basta lui a far politica, non c’è bisogno della figlia. Lascerei perdere i figli… perché uccidono”.