Monaco. A volte per capire come vanno le cose, bisogna guardare dall’alto…dal cielo. Anche la nostra affidabilità internazionale va guardata dal cielo. E così se fino a ieri questo blog veniva scritto tra i cieli di Zurigo e Bari oggi per via del nostro ranking, della nostra inaffidabilità nasce dal cielo di Monaco.
Certo avrei preferito il cielo di Berlino, ma bisogna accontentar si. La rotta di Bari è stata abbandonata dalle compagnie svizzere che garantivano un volo giornaliero Bari-Zurigo. Oggi quindi per muoversi da Zurigo verso la Puglia bisogna passare da Monaco. Si perché a volte per andare a sud bisogna salire più a nord. Paradossale ma è l’Italia bellezza. Le compagnie scappano dagli aeroporti pugliesi, ci torneranno solo d’estate per il turismo; hanno sperimentato una movimentazione scarsissima nel settore commerciale, imprenditoriale etc. Per cui un volo duraturo dalle città che contano per il business diventa antieconomico.
Dobbiamo passare per Monaco, dove l’aeroporto sembra un grande ipermercato e passeggeri provenienti da tutto il mondo si riempiono le borse con wustel senape e crauti. Al centro dell’area shopping una grande Mercedes illuminata come una fotomodella e più in la’ una Bmw. Statene certi,qualcuno di questi passeggeri prima o poi la comprerà. Basterebbe un misero 2 per cento sul volume del traffico passeggeri di Monaco, un misero due per cento che se ne innamora, per tenere in attivo le due case automobilistiche. Un tempo in questi aeroporti il Made in Italy primeggiava, adesso scarseggia e sembra non attirare i grandi interessi di un tempo. Il servizio caffè della Lufthansa è gratuito a bordo ed anche in aeroporto.
Nell’aeroporto di Bari che pur prometteva, ha chiuso Autogrill e si è ridimensionata l’area shopping di prodotti tipici. Insomma dovendo passare Zurigo e Monaco prima di arrivare a Bari, si ha l’impressione di passare dalla modernità al declino. I manager delle compagnie aeree lasciano Bari perché il sistema turistico nel complesso non sostiene con margini e percentuali le compagnie che hanno il compito di attrarre i turisti in queste mete. Ed oggi a Zurigo si ragiona molto sui margini, perché la crisi (che pare non toccare la Svizzera) non ha comportato alcuna diminuzione del volume di affari, ma una risicata riduzione dei margini dei profitti dovuti ad un abbassamento dei prezzi attuato per fronteggiare la concorrenza internazionale.
Per il resto Zurigo è un immenso cantiere, e l’intera Svizzera investe in lavoro per sostenere il mercato interno che regge, eccome se regge. Intanto i voli diretti dalla Puglia sono scomparsi per ritornare, forse a primavera, con piccole compagnie. E con essi anche il flusso di coloro i quali potevano rappresentare potenziali investitori. Si è fermato un interessante scambio socio culturale che ci faceva sperare in una Puglia dinamica e proiettata verso il centro Europa. Adesso dobbiamo passare per la Germania, prima di mettere piede nel Bel Paese. La nostra compagnia di bandiera vola a malapena, ed a noi non ci restano che lacrime amare. Piove, anche il cielo piange per noi.
di Massimo Pillera
FQ Zurigo
Cittadini del mondo
Economia & Lobby - 27 Ottobre 2013
Voli, turismo e investimenti: la crisi dell’Italia si vede dal cielo
Monaco. A volte per capire come vanno le cose, bisogna guardare dall’alto…dal cielo. Anche la nostra affidabilità internazionale va guardata dal cielo. E così se fino a ieri questo blog veniva scritto tra i cieli di Zurigo e Bari oggi per via del nostro ranking, della nostra inaffidabilità nasce dal cielo di Monaco.
Certo avrei preferito il cielo di Berlino, ma bisogna accontentar si. La rotta di Bari è stata abbandonata dalle compagnie svizzere che garantivano un volo giornaliero Bari-Zurigo. Oggi quindi per muoversi da Zurigo verso la Puglia bisogna passare da Monaco. Si perché a volte per andare a sud bisogna salire più a nord. Paradossale ma è l’Italia bellezza. Le compagnie scappano dagli aeroporti pugliesi, ci torneranno solo d’estate per il turismo; hanno sperimentato una movimentazione scarsissima nel settore commerciale, imprenditoriale etc. Per cui un volo duraturo dalle città che contano per il business diventa antieconomico.
Dobbiamo passare per Monaco, dove l’aeroporto sembra un grande ipermercato e passeggeri provenienti da tutto il mondo si riempiono le borse con wustel senape e crauti. Al centro dell’area shopping una grande Mercedes illuminata come una fotomodella e più in la’ una Bmw. Statene certi,qualcuno di questi passeggeri prima o poi la comprerà. Basterebbe un misero 2 per cento sul volume del traffico passeggeri di Monaco, un misero due per cento che se ne innamora, per tenere in attivo le due case automobilistiche. Un tempo in questi aeroporti il Made in Italy primeggiava, adesso scarseggia e sembra non attirare i grandi interessi di un tempo. Il servizio caffè della Lufthansa è gratuito a bordo ed anche in aeroporto.
Nell’aeroporto di Bari che pur prometteva, ha chiuso Autogrill e si è ridimensionata l’area shopping di prodotti tipici. Insomma dovendo passare Zurigo e Monaco prima di arrivare a Bari, si ha l’impressione di passare dalla modernità al declino. I manager delle compagnie aeree lasciano Bari perché il sistema turistico nel complesso non sostiene con margini e percentuali le compagnie che hanno il compito di attrarre i turisti in queste mete. Ed oggi a Zurigo si ragiona molto sui margini, perché la crisi (che pare non toccare la Svizzera) non ha comportato alcuna diminuzione del volume di affari, ma una risicata riduzione dei margini dei profitti dovuti ad un abbassamento dei prezzi attuato per fronteggiare la concorrenza internazionale.
Per il resto Zurigo è un immenso cantiere, e l’intera Svizzera investe in lavoro per sostenere il mercato interno che regge, eccome se regge. Intanto i voli diretti dalla Puglia sono scomparsi per ritornare, forse a primavera, con piccole compagnie. E con essi anche il flusso di coloro i quali potevano rappresentare potenziali investitori. Si è fermato un interessante scambio socio culturale che ci faceva sperare in una Puglia dinamica e proiettata verso il centro Europa. Adesso dobbiamo passare per la Germania, prima di mettere piede nel Bel Paese. La nostra compagnia di bandiera vola a malapena, ed a noi non ci restano che lacrime amare. Piove, anche il cielo piange per noi.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".