Nel 2008, nella scuola di Rivoli (Torino), aveva ceduto un soffitto uccidendo lo studente Vito Scafidi. La sentenza ribalta quella di primo grado, che aveva inflitto solo una condanna. Per tutti l'accusa era di disastro, omicidio e lesioni colpose. Le pene vanno da un minimo di 2 anni e 2 mesi a un massimo di 4 anni
Sei condanne e un’assoluzione. E’ il verdetto del processo d’appello che ha visto imputate sette persone per il crollo del liceo Darwin di Rivoli, in provincia di Torino, in cui il 22 novembre 2008 perse la vita lo studente Vito Scafidi. Per tutti l’accusa era di disastro, omicidio e lesioni colpose. La sentenza ribalta l’esito del processo di primo grado, dove era stato condannato soltanto uno dei sette imputati. Le pene inflitte vanno da un minimo di 2 anni e 2 mesi a un massimo di 4 anni. L’unico assolto, per non avere commesso il fatto, è stato il funzionario della provincia di Torino, Massimo Masino. Confermata la condanna a 4 anni per Michele Del Mastro, mentre anche agli altri due funzionari della Provincia di Torino, Sergio Moro ed Enrico Marzilli, sono state inflitte pene rispettivamente 3 anni e 4 mesi e 3 anni. Condannati anche i tre insegnanti che erano responsabili della sicurezza della scuola, ovvero Paolo Pieri (2 anni e 6 mesi), Diego Sigot (2 anni e 2 mesi) e Fulvio Trucano (2 anni e 9 mesi).
Decise anche provvisionali per 400 mila euro, 300 mila euro dei quali alla mamma di Vito Scafidi, Cinzia Caggiano. Alla lettura della sentenza la donna è scoppiata a piangere. “Più che giustizia questa sentenza è un punto di partenza per la sicurezza in tutte le scuole italiane”, ha spiegato la signora. “Continueremo a lottare per questo obiettivo, come abbiamo fatto nel corso di questo processo”. Le fa eco il marito, Fortunato Scafidi: “Siamo usciti tutti con le ossa rotte da questa sentenza, perché nessuno ci riporterà Vito, ma ci saremo rimasti assai male se fosse stato confermato il verdetto di primo grado. La morte di Vito non è avvenuta invano”. “Dopo Thyssen ed Eternit ora con la sentenza Darwin siamo a una tappa fondamentale per questi luoghi, le scuole, che sono diventati troppo pericolosi”, ha commentato il pm Raffaele Guariniello, che ha coordinato il pool di magistrati dell’accusa. “Spero che questa sentenza faccia capire a tutti, compresi gli enti pubblici e le stesse scuole, che la sicurezza è fondamentale per i nostri figli e nipoti”.