Nel Pd serve uno svecchiamento, altrimenti si dà l’idea di un condominio dove tutti litigano. E per arrivare a che cosa?”. Sono le parole pronunciate da Peppe Lanzetta, attore, drammaturgo e scrittore, durante il Tg3 Linea Notte. L’artista napoletano offre un ritratto dettagliato di quello che per lui è il Pd e premette: “Nel mio ultimo libro, “Sognando l’Avana”, mi sono ispirato proprio a questa situazione politica. ‘E’ colpa tua, è colpa mia, io ho detto, tu hai fatto’. Mi sembra un grande condominio con queste comari napoletane, queste signore che dicono: ‘Tu mi spii, , io ti guardo, tu hai steso il bucato'”. E aggiunge: “Nel mio libro ho immaginato proprio questo condominio come metafora di un paese alla deriva“. Lanzetta afferma di provare apprezzamento per Matteo Renzi: “Mi sembra un po’ al di fuori da questo condominio. Ha quest’aria da scugnizzo che sa le cose, tra Vincent Gallo e Nunzio Gallo, tra Majakovskij e Mario Merola. E i giovani lo guardano con attenzione. Noi dobbiamo dare una risposta a questi giovani”. E conclude: “Mio figlio, ad esempio, quando gli ho parlato di Giancarlo Siani, lo ha confuso con l’attore Alessandro Siani. Siamo al delirio post-atomico

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