Mi è venuto in mente Gabriel Pontello. Per chi non lo conoscesse, basta andare su Wikipedia e leggere che è (stato) un attore francese di film e fotoromanzi porno. Il suo urlo di battaglia “ Ifix tcen tcen” sprigionato al momento dell’eiaculazione, è poi diventato famoso e di uso comune quanto lo slogan “O così o Pomì”, della famosa passata di pomodoro.
Questa premessa perché si parla poco, anzi pochissimo, dell’orgasmo maschile simulato.
Negli Stati Uniti sono stati effettuati sondaggi a riguardo ed è emerso che soprattutto gli uomini divorziati tendono a simulare l’orgasmo con la partner con cui copulano. Poi mettiamoci anche la routine, il desiderio di non deludere la compagna, l’ansia da prestazione. Comprensibile.
Eiaculare è la conclusione di una testimonianza della virilità del maschio. Quindi se non ci si riesce si bluffa. E nessuno, ovviamente, lo confessa.
Le domande sorgono spontanee: ma come farà l’uomo a fingere? E la donna non se ne accorge? Pare che la soluzione (temporanea) sia il preservativo. Qualche sospiro in crescendo ed ecco l’inganno. Se poi fuoriesce poco sperma o non ne esce affatto, mica si va a periziare.
Non essendo sessuologa, ho comunque cercato di capire e approfondire.
Leggo che se qualcuna dovesse avere dubbi, può verificare i segnali fisici del sospetto “uomo-Eleonora Duse”: rossore, movimento autonomo del pene durante l’eiaculazione, ulteriore erezione dei capezzoli.
Basterebbe anche un urlo come quello di Gabriel Pontello, ma lui era un porno-extraterrestre.