Il tasso generale arriva al 12,5%, con 3 milioni 194mila disoccupati. Tra i ragazzi di 15-24 anni (inclusi gli studenti) è occupato solo il 16,1%. Sono i dati peggiori da quando l'istituto di statistica riporta le serie trimestrali. Dai numeri di Eurostat emerge che nell'Ue ci sono circa 5,6 milioni di under 25 in cerca di un'occupazione
La disoccupazione raggiunge un nuovo record, con i dati peggiori dal 1977 a oggi. Se il tasso generale sale al 12,5%, a soffrire di più sono ancora una volta i giovani che arrivano al 40,4%. Lo rivelano i dati provvisori dell’Istat.
Vola la disoccupazione anche nell’Eurozona, attestandosi al livello record del 12,2% a settembre. Lo rileva Eurostat, che ha rivisto il dato di agosto al rialzo, portandolo a sua volta al 12,2% dal precedente 12%. Nei due mesi il tasso risulta dunque stabile. La disoccupazione giovanile nell’area della moneta unica è salita al 24,1% a settembre, rispetto al 23,6% dello stesso mese del 2012.
Secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione a settembre del 12,5% è in rialzo di 0,1 punti percentuali su agosto e di 1,6 punti su base annua. E’ il valore più alto dall’inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. Il numero di disoccupati arriva a toccare quota 3 milioni 194mila, in aumento dello 0,9% su agosto, corrispondente a un rialzo di 29 mila disoccupati, e del 14% su base annua, vale a dire di 391 mila unità.
Gli occupati a settembre sono 22 milioni 349mila, in diminuzione dello 0,4% rispetto al mese precedente, ovvero di 80mila unità, e del 2,1% su base annua, corrispondenti a 490 mila occupati. Il tasso di occupazione, pari al 55,4%, torna ai livelli di tredici anni fa, diminuendo di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,2 punti rispetto a dodici mesi prima.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a settembre registra un altro record, salendo al 40,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali su agosto e di 4,4 su base annua. Anche in questo caso si tratta del valore più alto dall’inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. Sono 654 mila i giovani disoccupati, in calo dell’1,5% su agosto (-10 mila) ma in aumento del 5,4% rispetto a dodici mesi prima (+34 mila).
Il tasso di occupazione giovanile scende invece al 16,1%, in calo di 0,5 punti percentuali su agosto e di 2,1 su base annua. E’ un valore che eguaglia il minimo storico. Quindi a settembre sono occupati meno di due giovani su dieci, anche se tra gli under 25 vanno contati anche gli studenti. Nel dettaglio a settembre risultano occupati 964 mila giovani tra i 15 e i 24 anni, in calo del 2,3% rispetto ad agosto (-23 mila) e del 12,5% su base annua (-138 mila). Nello stesso mese il numero di giovani inattivi, ovvero né occupati né in cerca di lavoro, è pari a 4 milioni 371 mila, in aumento dell’1,5% nel confronto congiunturale (+64 mila) e dell’1,2% su base annua (+54 mila). Il tasso di inattività dei giovani tra i 15 e 24 anni risulta così pari al 73,0%, in rialzo di 0,7 punti percentuali nell’ultimo mese e di 1,5 punti nei dodici mesi.
Nei 28 Paesi dell’Ue il tasso di disoccupazione complessivo è stato pari in settembre all’11%, stabile rispetto ad agosto. Nel complesso nell’Unione europea c’erano 26,872 milioni di uomini e donne disoccupati a settembre, di cui 19,447 milioni nell’Eurozona. Rispetto ad agosto il numero di disoccupati è cresciuto di 61 mila nell’Ue e di 60 mila nell’area della moneta unica.
Rispetto a settembre 2012 il numero di persone in cerca di un impiego è salito rispettivamente di 978 mila e di 996 mila nelle due aree. I Paesi con i tassi di disoccupazione minori sono risultati Austria (4,9%), Germania (5,2%) e Lussemburgo (5,9%), mentre i più alti si sono registrati in Grecia (27,6% a luglio 2013) e Spagna (26,6%). Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile nell’Ue c’erano a settembre 5,584 milioni di under 25 in cerca di un’occupazione, di cui 3,548 milioni nell’area della moneta unica. I più alti tassi sono stati registrati in Grecia (57,3% a luglio), Spagna (56,5%) e Croazia (52,8% nel terzo trimestre del 2013). I più bassi livelli di disoccupazione giovanile sono quelli di Germania (7,7%) e Austria (8,7%).