Cattiverie
Il cane amichevole? Scodinzola verso destra. Fede a Dudù: ‘Sincronizziamo le code’
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- 12:24 - Furto banche dati: inquirenti a lavoro su ipotesi server in Belgio
Milano, 8 nov. (Adnkronos) - Si potrebbe allargare al Belgio la ricerca di nuovi documenti legati alla presunta associazione per delinquere di via Pattari a Milano accusata di dossieraggi illeciti attraverso banche dati riservate. Da quanto trapela, gli inquirenti ipotizzano che, oltre a Londra e Lituania, un server con report riservati si possa trovare anche in Belgio. Un'eventualità su cui si concentrano gli sforzi di chi, da quasi due settimane, sta già analizzando l'enorme mole di atti sequestrati agli uomini della società di investigazioni Equalize, a due passi dal Duomo di Milano.
- 12:22 - Napoli: De Magistris, 'Ruotolo vota per me? Non ricorda che l'ho fatto eleggere in Parlamento'
Roma, 8 nov. (Adnkronos) - “Se Ruotolo vota per me? Mi permetto di dire che sono stato io a volerlo in Senato nel 2020, convincendo Zingaretti. È stato eletto dalla nostra esperienza civica ma un secondo dopo essere entrato in Parlamento se n’è dimenticato. Quindi lo vedo difficile”. Lo ha dichiarato Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli e candidato alla guida della città partenopea, intervenuto oggi a “L’Attimo Fuggente” sulla FM di Giornale Radio.
“De Luca mio sostenitore? Come bisogna lavorare per il cessato il fuoco a livello internazionale, si può lavorare anche per dire ‘mai alleati ma non più nemici’. Se lui dovesse diventare presidente della Regione e io sindaco di Napoli, è chiaro che i rapporti sarebbero diversi rispetto a quelli della stagione precedente. Si metterebbero a terra dei punti e si ragionerebbe nell’interesse del territorio. Napoli potrebbe diventare il vero campo aperto, senza confini”, spiega.
“L’errore del campo largo - conclude - è stato prendere delle decisioni nelle segreterie di partito senza tener conto dei territori. È stato percepito che Manfredi dovesse fare il candidato a presidente di Regione e Fico il candidato a sindaco di Napoli, e questo ha fatto saltare il banco. In Campania è saltato il campo largo con questa operazione”. E "Schlein ne è uscita con due schiaffoni: la partita per ora l’ha vinta De Luca, che è riuscito a ottenere quello che sta dicendo da tempo e ha esposto la Schlein a una figuraccia. Perché lei il 1° novembre ha fatto una riunione con i consiglieri regionali del Pd campano dicendo che chi avrebbe votato per il terzo mandato sarebbe stato fuori dal partito, mentre hanno fatto in blocco il contrario".
- 12:19 - Sciopero trasporti oggi 8 novembre, nuovo venerdì nero: cosa succede a Roma e Milano
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - Bus, tram, metro. Lo stop a tutto tondo del trasporto pubblico locale in tutte le città italiane di oggi venerdì 8 novembre è confermato. Lo sciopero nazionale – proclamato unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna a settembre – durerà 24 ore, funzionerà a fasce di garanzia ridotte e farà da ‘sfondo’ alla manifestazione organizzata a Roma, davanti alla sede del ministero dei Trasporti, a cui i sindacati torneranno a chiedere il rinnovo del contratto nazionale e più risorse per il comparto, una riforma del settore e interventi concreti su salute e sicurezza sul lavoro, anche alla luce della scia di aggressioni ai danni del personale tpl, l’ultima proprio pochi giorni fa ai danni di un capotreno accoltellato mentre controllava i biglietti su un regionale a Genova.
A differenza dei precedenti scioperi, l’8 novembre non si prevede la garanzia totale del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori, dunque fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Quindi le cosiddette 'fasce di garanzia' ci sono, ma con un taglio del personale operativo, presente solo al 30%, come prevede la legge che disciplina il diritto di sciopero nell’ambito delle vertenze di rinnovo di un contratto collettivo nazionale. Personale ridotto significa non solo meno corse, ma anche meno linee: solo alcune, infatti, saranno in funzione, diverse di città in città. Salvi invece – sempre durante gli orari ‘protetti’ – i “servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti come collegamenti con porti e aeroporti nonché quelli specializzati di particolare rilevanza sociale quali trasporto dei disabili e scuola bus per materne e elementari”, assicurano le sigle dei trasporti.
Da Milano a Napoli, tutti i lavoratori del tpl incrociano le braccia per l’intera giornata lavorativa, ma le modalità e gli orari cambiano di città in città. A Milano saranno garantite le metro e alcune linee di superficie da inizio servizio alle 8:45 e dalle 15 alle 18, mentre a Torino funzioneranno alcune corse bus e alcune linee della metro dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. A Genova saranno garantiti alcuni bus dalle 6 alle 9 e dalle 17.30 alle 20.30, a Bologna servizio ridotto da inizio turno fino alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30. A Firenze alcune corse partiranno garantite tra le 4:15 e le 8:14 e tra le 12:30 e le 14:29, mentre Roma garantisce sia le linee A e B della metro sia alcune linee di superficie da inizio servizio fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20. A Napoli servizio limitato di bus dalle 6.30 fino alle 9.30 e dalle 17 fino alle 20, a Bari bus garantiti solo in forma ridotta tra le 5.30 e le 8.30 e tra le 12.30 e le 15,30. Coinvolto nello sciopero di 24 ore anche il personale di Ferrovie del Sud Est, dalla mezzanotte alle 23:59. A Cagliari il servizio di bus sarà solo parzialmente assicurato in tre fasce orarie: dalle 7:30 alle 9:30, dalle 12:45 alle 14:45 e dalle 18:30 alle 20:30. Infine, a Palermo numero ridotto di corse di alcune linee di bus dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17.30-20.30.
Alla base della mobilitazione unitaria, l’infinita vertenza per il rinnovo del contratto. I lavoratori chiedono “migliori condizioni di lavoro” e “una profonda riforma del settore che possa garantire un servizio pubblico di qualità da offrire alla cittadinanza, anche in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale”, hanno spiegato i sindacati in una lunga lettera all’utenza, registrando però un sostanziale “disinteresse delle istituzioni e l’inadeguatezza delle controparti”. Ragioni, queste, che hanno spinto le sigle a proclamare “l’unico strumento legittimo per far sentire la nostra voce”: lo sciopero.
L’ennesimo, secondo le associazioni dei consumatori. ''Si tratta del decimo sciopero nazionale nel Tpl indetto da inizio anno dai sindacati di categoria, praticamente uno al mese, mentre se si analizzano le proteste indette a livello locale dalle varie sigle sindacali del comparto che hanno incrociato le braccia da un minimo di 4 ore a un massimo di 24 ore, il numero di scioperi da gennaio a oggi sale a 44, con una media di più di 4 serrate al mese'' denuncia il Codacons.
Al via lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico indetto dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal per il rinnovo del contratto di lavoro. Ecco la situazione a Roma alle 9.05, resa nota da Atac sui social: metro A: chiusa; metro B: chiusa; metro B1: chiusa; metro C: chiusa; Termini-Centocelle: chiusa: Forti riduzioni per le linee di superficie.
La segretaria del Pd Elly Schlein prenderà parte questa mattina - intorno alle ore 10.30 a Piazzale di Porta Pia - allo sciopero del trasporto pubblico locale indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Uil Autoferro.
A causa dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, a Milano dalle 8.45 chiuse M1, M2 ed M3. I treni ancora in viaggio - assicura Atm sui suoi canali social - arrivano al capolinea. Servizio ridotto per M5, che viaggerà solo sulla tratta Bignami-Tre Torri. Aperta invece M4. Atm invita i passeggeri a "considerare possibili maggiori attese alle fermate di tram, bus e filobus", dal momento che sulle linee di superificie il servizio è ridotto.
Il trasporto pubblico a Napoli è fermo, ma in città girano pochi taxi, mentre il traffico blocca il centro. È lo scenario attuale nel capoluogo campano, a causa dello sciopero nazionale di 24 ore. A Napoli, il servizio pubblico ripartirà solo dopo le ore 17. Ora sono ferme la linea 1 e la linea 6 della metro, la linea 6, le Funicolari Centrale, Montesanto e Mergellina. Per quanto riguarda la Linea 1, la prima corsa da Policlinico è prevista alle 17,05, l'ultima alle 19,45. La prima corsa da Garibaldi alle ore 17,40, l'ultima alle 20. I treni fermano solo nelle stazioni Policlinico, Rione Alto, Municipio e Garibaldi. Funicolare Centrale e Montesanto garantiranno il servizio dalle 17 alle 19,50. È sospesa invece la Funicolare di Mergellina. Le linee bus garantite, dalle ore 17 alle 20, sono Alibus, 116, 130, 151, 175, 196, 254, 412, 421, R2 e R5.
È fermo anche il servizio Eav, ma il blocco del trasporto pubblico non ha comportato, almeno per il momento, il ricorso ai taxi. "Si lavora poco e alla Stazione Centrale c'è la neve, cioè una lunga fila di taxi vuoti", si lamenta un tassista a Piazza Nazionale, a pochi metri dalla Stazione, "Ho portato in giro solo qualche turista, in molti temono il costo aumentato del servizio a causa del traffico"
- 12:18 - **Lavoro: Schlein, 'mai mangiato caviale ma non posso sopportare olio di ricino'**
Roma, 8 nov (Adnkronos) - "Io di caviale non ne ho mai mangiato, ma nemmeno posso sopportare che i lavoratori vengano purgati con olio di ricino; quindi continueremo a stare al loro fianco. Meloni si occupi, invece, del salario minimo che ha negato a 3 milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici che non ce la fanno più e non arrivano a fine mese anche se lavorano". Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein, dopo le parole di questa mattina della premier Giorgia Meloni.
- 12:17 - Mattarella: 'differenze non ostacolo a confronto e collaborazione'
Pechino, 8 nov. (Adnkronos) - "Conoscete, vivendolo ogni giorno, il ruolo fondamentale del dialogo interculturale, alla base di una sempre più profonda conoscenza reciproca, per creare rapporti solidi e duraturi non soltanto tra gli Stati, ma anche, e soprattutto, tra i popoli. La cultura accresce la dignità delle persone. Non è un’aspirazione ingenua. Non è uno scambio che ignori le differenze. Al contrario, il valore dell’esercizio consiste nell’assumerle e analizzarle con franchezza, senza che debbano essere ostative al confronto e alla collaborazione. Questo modo di porsi gli uni di fronte agli altri è un metodo fecondo, porta alla costruzione di un comune patrimonio". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Pechino, con il Presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, al Forum culturale Italia-Cina.
- 12:17 - Tumori, Aiom: "Oltre 200 morti al giorno per fattori di rischio modificabili"
Roma, 8 nov. (Adnkronos Salute) - Nel nostro Paese oltre il 45% delle morti per tumore è attribuibile a fattori di rischio modificabili, sia comportamentali, cioè stili di vita scorretti, che ambientali. Si tratta di circa 80.000 dei 180.000 decessi annuali stimati per cancro, pari a più di 200 morti al giorno. Ma l'Italia investe ancora troppo poco in prevenzione: solo il 6,8% della spesa sanitaria totale (pari a 7,19 miliardi di euro nel 2021), una cifra inferiore alla media (7,1%) dei Paesi dell'Unione europea più il Regno Unito (Eu27+Uk). In particolare, l'Italia è ottava dopo Regno Unito (12,5%), Austria (10,3%), Paesi Bassi (9,6%), Danimarca (8,9%), Estonia (8,3%), Repubblica Ceca (8,1%) e Ungheria (7,6%).
"E' importante che l'Italia recuperi quanto prima questo gap negativo, per continuare a garantire la qualità delle cure e la sostenibilità del servizio sanitario - afferma Francesco Perrone, presidente Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), nella conferenza stampa di apertura del XXVI Congresso nazionale della società scientifica oggi a Roma - L'oncologia italiana chiede più risorse alle istituzioni anche per rispondere alla domanda di assistenza, che è in continua crescita. In Italia si stima che ogni giorno vi siano circa 1.000 nuove diagnosi di cancro e che questo numero tenda ad aumentare di anno in anno di circa l'1%. A questo si aggiunga la capacità sempre più diffusa di rendere cronica la malattia, grazie al progresso terapeutico".
"Gli investimenti, finora - sottolinea Perrone - non sono stati proporzionati all'aumento di richiesta di cure. Domanda e offerta di assistenza oncologica vanno a velocità diverse. Serve un cambio di passo, con lo stanziamento di fondi per creare più spazi e assumere personale. In 10 anni sono stati tagliati 1.103 posti letto pubblici in Oncologia medica: nel 2012 erano 5.262, ridotti a 4.159 nel 2022. La capacità del servizio sanitario pubblico di abbattere le liste di attesa, enorme problema alla base anche di una quota di migrazione sanitaria, dipende dalla ottimizzazione dei sistemi di prenotazione e dalla disponibilità di spazi e personale. Oltre a posti letti e strutture più moderne, mancano medici e infermieri, con differenze troppo ampie tra le regioni. La scarsità di specialisti è diventata una vera emergenza e sta interessando anche la nostra area medica. Cominciano, infatti, a rimanere vacanti i posti nelle scuole di specializzazione di Oncologia".
"Il rischio concreto - avverte il presidente Aiom - è che aumentino le spese a carico dei pazienti oncologici, con un numero sempre maggiore di cittadini che devono affrontare non solo il cancro, ma anche la cosiddetta tossicità finanziaria, cioè le perdite economiche causate dalla malattia. I costi del cancro in Italia sono pari a circa 20 miliardi ogni anno; di questi, almeno 5 sono sostenuti direttamente dai pazienti. Uno studio pubblicato su 'The European Journal of Health Economics' ha posto l'accento sui costi out of pocket, cioè pagati di tasca propria dai pazienti oncologici e dai loro familiari, che ammontano a oltre 1.800 euro annui per paziente in Italia. Tra le voci più significative vi sono i trasporti (359,34 euro in media), che richiamano il problema del pendolarismo sanitario, gli esami diagnostici (259,82 euro) e le visite specialistiche (126,12 euro), servizi che il servizio sanitario, ancora alle prese con il problema delle liste d'attesa, non riesce ad assicurare a tutti in tempi adeguati".
"In contesti organizzativi spesso complessi - dichiara Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom - va evidenziata la capacità di resilienza dell'oncologia italiana, che riesce a svolgere un eccellente lavoro sia in termini di assistenza che di ricerca, come dimostrano le collaborazioni strutturate con società scientifiche internazionali, come quella americana (Asco) ed europea (Esmo). Aiom ha svolto un ruolo di primo piano nella definizione delle Linee guida Esmo sui Pro, i 'Patient-reported outcomes', cioè l'insieme dei sintomi che misurano la qualità di vita dei pazienti durante un trattamento, per valutarne l'impatto. Non sostituiscono le informazioni del medico, ma sono molto importanti perché aggiungono i dati riferiti direttamente dai pazienti, senza alcun filtro, ampliando le conoscenze sul valore della terapia. I Pro possono favorire il 'patient empowerment', perché consentono al paziente di esprimersi in autonomia, facendo emergere anche effetti collaterali caratterizzati da una forte componente soggettiva".
"Inoltre - continua Di Maio - in un sistema assistenziale come quello italiano caratterizzato da un forte squilibrio fra le forze in campo e la domanda di assistenza, i Pro possono diventare uno strumento di 'doctor empowerment' perché, se riusciamo a utilizzarli in maniera sistematica, miglioreremo la qualità del nostro lavoro, grazie a una più attenta valutazione dei bisogni dei pazienti, ad esempio ricorrendo a interventi di supporto che, in un'ottica di cure simultanee, si affiancano alle terapie specifiche contro il cancro. Ad oggi, però, pochi ospedali adottano misure di monitoraggio sistematico dei sintomi da parte dei pazienti. E' importante investire nel monitoraggio dei Pro, che non si traduce in un aumento dei carichi di lavoro, ma migliora la gestione dei pazienti".
"E' necessario agire anche su altri strumenti, che possano migliorare la qualità di vita delle persone colpite dal cancro - evidenzia Saverio Cinieri, presidente di Fondazione Aiom - Le criticità riguardano in particolare l'assistenza psiconcologica, perché ancora troppo pochi centri hanno uno psicologo dedicato all'oncologia, e l'assistenza domiciliare oncologica, disponibile soltanto nel 69% delle strutture. Questi problemi possono essere affrontati con la reale istituzione delle Reti oncologiche regionali, attive solo in alcune regioni, che consentirà di migliorare i livelli di appropriatezza e di risparmiare risorse, da utilizzare anche per velocizzare l'accesso ai farmaci innovativi. I pazienti oncologici del nostro Paese devono aspettare ancora quasi 14 mesi per accedere ai trattamenti anticancro innovativi, rispetto, ad esempio, ai 3 mesi della Germania".
Sul fronte dell'appropriatezza, "Aiom - rimarca Angela Toss, coordinatrice Working Group Aiom Giovani - mette in campo molti strumenti: dal Libro bianco dell'oncologia italiana, alle Linee guida per garantire percorsi diagnostici e terapeutici uniformi su tutto il territorio, ai controlli di qualità nazionali per i test bio-molecolari, alle Raccomandazioni sull'uso della vaccinazione antinfluenzale, antipneumococcica e anti Sars-CoV-2 nei pazienti con neoplasia solida, fino al volume sui 'Numeri del cancro in Italia'. Aiom ha anche intrapreso un percorso di particolare attenzione a gruppi di pazienti che, per vari motivi, affrontano difficoltà nell'accesso alle cure oncologiche. E' il caso delle persone transgender, degli immigrati, dei detenuti e delle popolazioni che vivono in zone di guerra. Gli under 40 rappresentano più della metà di tutti i soci Aiom e sono particolarmente sensibili anche agli aspetti etici e sociali della professione".
"L'oncologia è una parte essenziale del servizio sanitario sia per il carico assistenziale che per l'incessante progresso terapeutico - conclude Perrone - La nostra società scientifica ha una missione etica e civile, che va oltre la pratica clinica quotidiana. Dobbiamo compiere tutti gli sforzi possibili per migliorare l'efficienza del sistema, perché le ricadute sono immediate anche sull'oncologia. E il confronto con le istituzioni è indispensabile. Oggi, nella cerimonia inaugurale del Congresso, sono previsti gli interventi del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e del presidente dell'Agenzia italiana del farmaco, Robert Nisticò. E' molto importante che ripartano i bandi Aifa come segnale, speriamo non transitorio, di attenzione delle istituzioni per la ricerca clinica indipendente. Quest'ultima, se supportata, può realizzare la triplice missione di migliorare la pratica clinica, aumentare il livello di conoscenza sui nuovi farmaci e fungere da supporto alle politiche di rimborsabilità".
- 12:17 - Mo: Idf, 'abbattuti due droni lanciati dal Libano'
Tel Aviv, 8 nov. (Adnkronos) - Due droni lanciati dal Libano sono stati abbattuti dall'aeronautica militare israeliana. Lo hanno riferito le Idf, precisando che il primo attacco è avvenuto questa mattina presto, mentre il secondo è avvenuto un'ora
L'esercito israeliano ha aggiunto che un razzo è stato sparato nella zona della baia di Haifa un'ora fa, facendo scattare le sirene ad Acre e nelle città vicine. Il razzo ha colpito un'area aperta, secondo l'esercito.