Il prestigioso riconoscimento è giunto ormai alla 52esima edizione. Tra i vincitori del passato Italo Calvino, Dacia Maraini e Enzo Moscato. Tante le preoccupazioni per riuscire a tenere in vita la manifestazione nei prossimi anni
Il premio Riccione per il Teatro 2013, alla sua 52° edizione, con due appuntamenti sabato 2 e domenica 3 novembre è, nelle parole del direttore Simone Bruscia, rivolto all’ “originalità della scrittura teatrale costruita dall’interno della fantasia” e oltre “il mestiere” per restituire alla parola banalizzata dall’appiattimento mediatico la profondità perduta.
Il presidente della prestigiosa giuria composta da Sonia Bergamasco, Elio De Capitani, Alessandro Gassman, Fabrizio Gifuni, Claudio Longhi, Fausto Paravidino, Isabella Ragonese, Emanuele Trevi è anche in questa edizione Umberto Orsini che ha sottolineato come quest’anno siano particolarmente centrali temi contemporanei e molto caldi come la precarietà del lavoro e il rapporto multietnico.
In questa edizione i finalisti di un premio storico nato nel ’47, quando a vincerlo fu Italo Calvino e che ha tra i nomi di un recente passato Enzo Moscato, Tullio Pinelli, Dacia Maraini, sono sei con profili e percorsi molto diversi: Davide Carnevali con Ritratto di donna araba che guarda il mare; Lorenzo Garozzo con J.T.B.; Leonardo Marini con Pulizie di primavera; Maurizio Patella con Loro; Armando Pirozzi con Hard Times; Patrizia Zappa Mulas, già felicemente a suo agio in passato nei panni letterari di un’autrice eccentrica come Colette, con Chiudi gli occhi.
Al premio maggiore si affianca anche un riconoscimento al miglior autore under 30 intitolato a “Pier Vittorio Tondelli” che in questa edizione ha tre giovani finalisti: Emanuele Aldrovandi con Homicide house; Francesco Nappi con (S)talking to me?; Giuseppe Tantillo con Best friend. Il programma del Premio Riccione per il primo week end di novembre è molto intenso e si apre con il monologo di Umberto Orsini Le memorie di Ivan Karamzov al teatro Corte di Coriano sabato 2 novembre alle 21 (entrata libera). Dopo essersi recentemente misurato con la drammaticità dell’Oscar Wilde reietto tra i reietti della Ballata del carcere di Reading, Umberto Orsini ritorna al capolavoro di Dostoevskij di cui aveva dato un’interpretazione televisiva indimenticabile. E a seguire I sonetti der Corvaccio di Graziano Graziani, un “poema cimiteriale” in sonetti romaneschi.
Domenica 3 novembre per la premiazione l’appuntamento è dalle 18 in poi a Riccione al Palazzo dei Congressi in compagnia di Marino Sinibaldi, voce storica di Fahrenheit e direttore di Radio Tre, insieme alla giuria al gran completo; dopo la premiazione un omaggio video inedito al grande critico Franco Quadri, direttore artistico del premio dall’ ‘83 al ’91 e presidente della giuria dal ’91 al 2007; in conclusione il concerto Amore d’autore, con Lorenzo Kruger e Massimiliano Rocchetta al pianoforte che reinterpretano un repertorio che va da Buscaglione a Conte. (ingresso libero, info:0541/694425)
Con molta preoccupazione da più parti ci si domanda cosa ne sarà del Premio dalla prossima edizione e se sarà possibile mantenere un programma così ricco e soprattutto una qualità adeguata a causa dello scioglimento dell’Associazione Riccione Teatro a seguito dell’uscita di scena della Provincia, con relativa riduzione dell’apparato di gestione e della segreteria. Sulla capacità di mantenere la gestione e la struttura di Riccione Teatro da parte di un unico soggetto, il comune di Riccione, sembra non avere molti dubbi l’attuale direttore Bruscia, purché “non venga meno l’interesse per l’attività del premio”, un’ iniziativa più che mai importante in un momento di crisi.