Anche le baby-escort romane avevano cominciato su bakekaincontri.com. Grande richiesta per le universitarie. Una dice: "Non mi sento una escort, mi piace fare sesso con sconosciuti"
“La scuola è iniziata… professore 50enne cerca studentesse bisognose di ripetizioni. Sono un tipo colto, affidabile, educato e pulito. Contattami solo se sei realmente interessata. Non te ne pentirai!”. È uno degli annunci pubblicati su bakekaincontri.com , uno dei tanti siti frequentati da ogni genere di persona: ci sono i cinquantenni annoiati, gli uomini sposati, le donne in cerca di “scappatelle”, giovani e trans che si prostituiscono. E minorenni. C’erano anche Serena e Claudia (sono nomi di fantasia), le due baby-escort che in una stanza ai Parioli incontravano i loro clienti. Scorrendo le pagine del sito, troviamo “uomo solo” che scrive: “Ciao, sono un imprenditore 41enne sposato. Vorrei trascorrere qualche ora con una reale studentessa, all’insegna della bella vita, del buon vino. Sono una persona curata e di classe”.
Il passo successivo è semplicissimo. I primi approcci avvengono tramite email o telefonicamente (molti pubblicano il cellulare), poi si fissa l’appuntamento. Sul sito ci sono moltissimi annunci di donne. “Ciao sono una studentessa universitaria, vedi le mie foto e vieni a trovarmi. E sappi che tutti ritornano”. Annuncio corredato da immagini della ragazza: capelli neri, una maglietta di rete praticamente inesistente. Foto scattate sul letto o vicino all’armadio di quella che è la caotica stanza di un’universitaria: le scarpe buttate sul pavimento, le borse nascoste sotto il letto e un tappeto rosa a forma di cuore.
Abbiamo contattato la ragazza dell’annuncio. Michela (anche questo è un nome di fantasia) è maggiorenne, ha appena 20 anni e frequenta l’università. Con tanti sacrifici, dice. Un giorno però “girando per il web – racconta – ho visto alcune pubblicità di siti di incontri. A me piace fare queste cose. Ma se le fai con tanti ragazzi, sei una tr…, se invece lo fai così di nascosto, non lo sa nessuno”. Michela non si fa pagare molto, anzi “a volte neanche prendo i soldi. Non compro cose costose e tanto meno faccio uso di droghe. Mi piace, semplicemente”.
Cosa? “Fare sesso con sconosciuti. Senza complicazioni. Ho una relazione con un ragazzo, ma non sa niente. Non vive qui”. Sesso. È questa l’ebrezza? “Sì. Farlo con persone sconosciute”. Come funziona questo sito? Dalla fase dell’iscrizione all’incontro. “Semplicissimo. Chiunque si può iscrivere. Poi se non metti il numero di cellulare, come invece faccio io, loro ti fanno scrivere una email e quindi le conversazioni sono via email. A quel punto ognuno fa come vuole: chi si incontra a casa, chi invece preferisce gli alberghi. Ma nel mio caso vengono a casa. Vivo con altre ragazze, ma non sanno nulla. Entrano di notte gli uomini”. Uomini, non clienti. “Non sono una prostituta. Non sono per me clienti. Semplicemente io uso quel sito perché mi viene più facile rimorchiare, solo per questo. E poi perché almeno così non mi creo una cattiva reputazione”. Ci sono minorenni sul sito? “Certo. Non devi mettere neanche la data di nascita. Puoi inventarla. Secondo me ce ne sono moltissime”.
Anche quella di Michela è una storia che parte da bakekincontri.com. Nella top 100 dei siti più visitati di Italia è al 67esimo posto. E, stando ad alcuni dati estrapolati analizzando il sito, ogni utente passa almeno 18 minuti a scorrere le pagine, leggere annunci e guardare foto. Altro annuncio: “Imprenditore, colto e riservato, 54enne cerca giovane ragazza studentessa non professionista”. Abbiamo provato a contattare anche chi, come quest’uomo, pubblica annunci simili, con pessimi risultati: tutti hanno chiuso il telefono.
Bakekaincontri non è l’unica piattaforma del genere. Ci sono anche chat e siti specifici di escort. Tutto gira intorno al sesso. A pagamento, gratuito o per piacere. Il sesso è il motore che tiene in vita questi siti, dove spesso anche minorenni, per volontà loro o di altri, finiscono intrappolati.
da Il Fatto Quotidiano del 3 novembre 2013