Dopo la rissa sulle tessere, lo scontro sui risultati (ancora non ufficiali) dei congressi provinciali del Pd che si sono svolti, spesso in un clima tesissimo, sabato e domenica, in preparazione delle primarie e del congresso nazionale dell’8 dicembre. “E’ possibile stilare un bilancio dei congressi in svolgimento in tutta Italia: dai dati aggregati in nostro possesso circa 250mila persone hanno espresso il loro voto e si conferma che più del 50% ha espresso la propria fiducia a candidati che sostengono Gianni Cuperlo alla segreteria nazionale”. Lo afferma in una nota il comitato di Cuperlo, uno dei candidati alla segreteria democratica.
“Quando mancano pochi congressi di circolo per concludere questa prima fase congressuale – si sottolinea nella nota – possiamo affermare che ci sono 49 candidati segretari che sostengono la candidatura di Gianni Cuperlo alla segreteria nazionale del PD; 35 candidati segretari che sostengono Matteo Renzi e 1 candidato segretario che sostiene Pippo Civati. Ci sono poi 7 segretari che non hanno ancora espresso la loro preferenza per il candidato a segretario nazionale”.
“Ma a chi giova dare dati falsi? Si aspetti il risultato definitivo e i dati veri”, replica Luca Lotti, deputato Pd vicino a Renzi. “Ricordo tra l’altro – aggiunge Lotti – che lo stesso Renzi a Firenze ha votato per un segretario provinciale che sostiene Cuperlo. Dunque a chi giova stabilire un’inesistente relazione tra i segretari?”. “E poi – conclude Lotti – oltre ai numeri dei candidati segretari perché non vengono resi noti anche i loro nomi? Siamo molto curiosi di leggerli”.
I renziani forniscono poi i loro contro-dati, per bocca di Stefano Bonaccini, coordinatore della campagna di Renzi: “sono 47 i segretari provinciali che sostengono Renzi e 38 Cuperlo”. Secondo Bonaccini, gli avversari cercano di “avvelenare i pozzi. Il giochino di dividere i segretari provinciali tradisce la paura di perdere anche tra gli iscritti, quando da regolamento è fatto divieto di collegare le candidature locali con quelle nazionali. Passa anche da qui il rispetto degli iscritti. E se tra dieci giorni Renzi stesse davanti anche tra gli iscritti?”.
Segue approfondita disanima: “I numeri ci dicono che sono 47 i segretari provinciali che dichiarano di sostenere Matteo Renzi: Torino, Asti, Novara, Vercelli, Verbania, Roma provincia, Rieti, Latina, Brescia, Mantova, Pavia, Varese, Imperia (unitario), Savona (unitario), Spezia (unitario), Rovigo, Belluno, Treviso, Venezia (unitario), Vicenza, Verona (unitario), Piacenza, Forlì, Ferrara, Imola, Pesaro Urbino, Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Pescara, Napoli, Benevento, Avellino, Salerno, Catanzaro, Bat, Bari, Brindisi, Taranto, Palermo, Trapani, Siracusa, Siena, Lucca, Pistoia, Empoli (unitario); 38 invece hanno dichiarato di sostenere Gianni Cuperlo: Alessandria (unitario), Biella, Viterbo, Bergamo, Como (unitario), Cremona, Lecco, Lodi (unitario), Monza, Sondrio, Tigullio (unitario), Genova, Padova, Bologna, Cesena, Parma, Modena, Rimini, Perugia, Terni (unitario), L’Aquila, Chieti, Campobasso, Termoli, Isernia, Cosenza, Vibo Valentia, Foggia, Lecce, Agrigento, Enna, Firenze (unitario), Arezzo, Livorno, Pisa, Prato (unitario), Piombino, Massa”.