Cinque persone sospettate di aver avuto un ruolo nel sequestro e nell’uccisione dei due giornalisti francesi di Radio France International, avvenuta il lo scorso 2 novembre, sono state arrestate a Kidal, nel nord del paese, all’interno di due dei campi che ospitano i ribelli del Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad (Mnla).
A riferirlo la radio francese Europe 1, che cita fonti della gendarmeria maliana, impegnata insieme ai militari francesi nella ricerca degli assassini di Ghislaine Dupont e Claude Verlon. I cinque sarebbero al momento in mano alle forze francesi e dovrebbero essere trasferiti a Gao. La versione di Europe 1 non trova per il momento una conferma ufficiale, visto che il ministro francese degli Esteri, Laurent Fabius, ha dichiarato in un’intervista radiofonica di non poterla confermare. Il ministro ha tuttavia affermato che ieri sono state avviate “operazioni per identificare un certo numero di persone all’interno dei campi” e che queste operazioni sono tuttora “in corso”.
Un funzionario dell’intelligence maliana, rimasto anonimo, spiega che il gruppo è stato catturato dopo che i soldati hanno seguito le tracce sulla sabbia lasciate dagli aggressori, vicino all’auto dove sono stati trovati i cadaveri dei giornalisti. Secondo il racconto di alcuni testimoni, i due reporter sono stati rapiti da quattro uomini dopo avere intervistato un leader Tuareg. “Riteniamo che, delle persone che abbiamo in custodia, almeno una sia fra i quattro assassini” dei giornalisti, ha detto la fonte dei servizi.
Emergono intanto nuovi elementi sulla dinamica dell’omicidio. Il funzionario dell’intelligence ha descritto le condizioni del veicolo abbandonato dai sequestratori, affermando che “il volante era rotto, come se avessero colpito una roccia”. I corpi dei giornalisti, ha aggiunto, “sono stati trovati ad alcuni metri di distanza dall’auto”. Anche Cecile Megie, direttrice di Radio France Internationale, ha confermato che sono stati eseguiti degli arresti in relazione all’episodio, mentre il ministro degli Esteri Fabius ha specificato che Dupont è stato ucciso con un colpo al petto, mentre Verlon con un proiettile alla testa. Entrambi sono stati “assassinati a sangue freddo”, ha aggiunto il ministro.
Le salme dei due giornalisti potrebbero essere trasferite oggi in Francia, dopo che ieri sera sono sono arrivate a Bamako a bordo di un aereo del contingente francese, ad attenderlo c’erano autorità maliane e francesi. Per oggi è prevista una cerimonia in ricordo dei due reporter. Poi, in serata, da Bamako partirà l’aereo per riportare le spoglie di Dupont e Verlon in Francia, dove saranno eseguite le autopsie.
Intanto il portavoce del governo maliano, Najat Vallaud-Belkacem, parlando a Echos-TV afferma che la Francia dovrà ”senza dubbio rafforzare ancora la presenza” militare in Mali “per poter far arretrare il terrorismo”. Attualmente, ha ricordato, ci sono circa “3.000 uomini” dell’esercito transalpino in territorio maliano.