Prima travolto da un auto a Pieve di Cento (Bo) mentre andava in bicicletta, poi colpito a schiaffi e sprangate mentre era a terra ferito. Vittima della triste e violenta vicenda è il musicista di colore Sourakhata Dioubate, un ghanese di 36 anni, da 13 residente nel piccolo paese della bassa bolognese. Un incidente avvenuto il 25 ottobre 2013 e che finirebbe negli archivi di qualche folle, e già grave, gesto da pirata della strada, se non fosse per le frasi razziste che l’autista del veicolo ha gridato al malcapitato percussionista mentre lo stava percuotendo. “Sporco negro, torna a casa tua, brutto merdoso”, ha detto. Dioubate ha riportato una frattura della mano, diverse ecchimosi sul corpo e una prognosi di 25 giorni. Così, passati i primi momenti di paura – e di sorpresa, vista la lunga permanenza in Italia – l’uomo ha deciso di denunciare il fatto, affiancato dall’avvocato Alessandro Valenti e da un gruppo di musicisti e docenti che hanno voluto dimostrare la propria solidarietà.
L’aggressione risale a poco più di quindici giorni fa quando, poco prima delle 10 di mattina, il musicista stava rientrando a casa in bicicletta ed è stato investito da una Punto che non si era fermata allo stop. Alla guida del mezzo un uomo di 70 anni che, anziché aiutarlo, lo ha insultato. Poi, visto che Dioubate intendeva aspettare l’arrivo della polizia municipale, ha cominciato a prenderlo a schiaffi e infine a sprangate sulla testa, con un bastone di metallo di quasi mezzo metro. L’episodio si è svolto davanti ad una gelateria e diverse persone hanno assistito alla scena, ma nessuno è intervenuto se non dopo le sprangate. L’anziano a quel punto è ripartito in auto, quasi investendo di nuovo Dioubate, ma è stato identificato e riconosciuto grazie ad una fotografia.
“Pieve di Cento è un paese aperto dove l’integrazione è da sempre stata oggetto di impegno da parte dell’amministrazione e della comunità”, ha spiegato Sergio Maccagnani, il sindaco della cittadina.“Proprio a Gennaio – ha proseguito – è stata conferita la cittadinanza onoraria a tutti i cittadini residenti a Pieve, minori di 18 anni figli di genitori stranieri. L’episodio avvenuto nei confronti di Dioubate va condannato senza dubbio. A lui va tutta la nostra solidarietà di amministratori e cittadini. La magistratura farà le sue valutazioni su quanto avvenuto. Spero che quel che è successo rimanga un episodio isolato e circoscritto”. Sposato con una pedagogista italiana e padre di due bambini di otto e nove anni, Dioubate è musicista di professione direttore del festival Mama Africa di Pontremoli, e in passato ha collaborato con Daniele Abbado.