Il nome del vincitore sarà rivelato nella cerimonia del 24 novembre a Bologna. L'associazione degli allevatori, da sempre in polemica con gli attivisti nella difesa degli animali, li paragona a nazisti: per questo intende donare al primo classificato una targa con l'immagine del fuhrer che accarezza due caprioli
Seconda edizione per il “premio Hitler“, secondo anno di polemiche. Il concorso è stato ideato da Federfauna, confederazione sindacale che riunisce associazioni di allevatori, commercianti e detentori a vario titolo di animali. Nemici giurati dell’organizzazione, gli animalisti. Non a caso, il premio intitolato al fuhrer nazista è stato istituito “per le personalità che si sono particolarmente distinte nell’animalismo nel corso di ogni anno”. Federfauna ha già inviato le lettere per invitare i dieci finalisti alla cerimonia del concorso, che si terrà domenica 24 novembre a Bologna.
Il segretario generale della confederazione, Massimiliano Filippi, aveva annunciato l’istituzione del premio nel 2012, spiegando che “animalismo e nazismo sono uguali, lo dicono molti studi” e che “in gran parte degli statuti delle associazioni animaliste si fa riferimento alla legge per gli animali promulgata da Hitler il 24 novembre del 1933”. Non a caso, si è deciso di assegnare il premio nell’ottantesimo anniversario del provvedimento: il vincitore sarà scelto attraverso le mail giunte all’associazione, richieste “in particolare alle persone che sono state vittime di violenze di matrice animalista“. Già l’anno scorso, l’iniziativa aveva destato polemiche da parte degli animalisti e Federfauna aveva riferito anche di minacce e di proiettili recapitati in una busta.
L’associazione ha reso noto il testo della provocatoria lettera inviata ai finalisti del premio. “Con la presente – si legge nel documento – ho il piacere di informarLa che potrebbe essere Suo il ‘Premio Hitler 2013’, istituito da FederFauna per le personalità che si sono particolarmente distinte nell’animalismo nel corso di ogni anno”. Al vincitore del premio sarà consegnata “una targa ricordo con l’immagine del fuhrer che accarezza amorevolmente due caprioli sullo sfondo del campo di concentramento di Auschwitz, sovrastata dalla scritta ‘Animal Rights’ corretta in ‘Animal Reich’“. Al primo classificato si concede anche la possibilità di concordare con l’organizzazione “il calendario di pranzi/cene rigorosamente a base di prodotti di origine animale presso aziende che lavorano con gli animali in Italia e/o all’estero”.