Viene il tecnico della lavatrice.
La lavatrice è da buttare ma sono 30 euro per la chiamata.
Pago 30 euro e gli chiedo la ricevuta.
“Allora sono 37 euro“
Ed io: “Non esiste, al telefono mi avevano detto 30 euro, non 37″
“Signorina è il prezzo dell’Iva. Chiamata e Iva, 37, solo chiamata 30″.
Ho cominciato a urlargli contro dicendo che non ne posso più di queste situazioni, che è inaccettabile.
Lui mi guarda imbarazzato e arrossito e sussurra timidamente: “Signorì me dispiace, ma nun sono io che faccio li prezzi!”.
A quel punto ho cominciato a piangere di rabbia.
Nel vedermi distrutta, si è avvicinato a me, mi ha abbracciata e ha pianto anche lui.
Dopo un pianto di qualche minuto, nello stesso medesimo istante ci rendiamo conto dell’assurdità della situazione e, ricomponendoci, ci salutiamo formalmente:
“Arrivederci“.
“Arrivederci“.
E se ne esce con 30 euro nelle tasche lasciandomi sola, senza ricevuta e con la lavatrice da cambiare.
Solitamente una single di 30 anni l’idraulico se lo tromba. Io ci piango.
(da “Una genovese a Roma”. Illustrazione di Lydia Giordano)