Cronaca

Venezia, stop del governo Letta al transito delle navi da crociera in laguna

Dal primo gennaio 2014 vietato il passaggio nello stesso Canale dei traghetti. Soddisfatto il sindaco Orsoni, critiche invece dall'associazione CruiseVenice: "Le navi rimangono in laguna".

Stop al transito delle navi da crociera in laguna. La decisione è stata presa dal governo dopo un incontro a Palazzo Chigi tra il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, la Regione Veneto, l’Autorità portuale e il presidente del Consiglio Enrico Letta. Al termine si è deciso di vietare il passaggio dei giganti da crociera diretti o in partenza da Venezia per il canale di Giudecca, in attuazione del decreto Clini-Passera. Si è inoltre prevista una nuova via di accesso alla Stazione marittima, individuata nel canale Contorta Sant’Angelo, come diramazione del Canale Malamocco-Marghera. La questione emerse grazie alle foto che mostravano una nave da crociera sovrastare piazza San Marco. La fotografia venne scattata poco dopo il naufragio al Giglio della Costa Concordia, nel gennaio 2011 e fece scoppiare forti polemiche da parte di comitati e cittadini

Nello specifico si è stabilito che al primo gennaio 2014 dovrà essere vietato il passaggio nello stesso Canale dei traghetti. Che porterà a una riduzione del 25% dei transiti davanti a San Marco e del 50% delle emissioni inquinanti. Inoltre dal primo gennaio si dovrà ridurre fino al 20% (rispetto al 2012) il numero delle navi da crociera con una stazza superiore alle 40mila tonnellate abilitate a transitare per il Canale della Giudecca. Mentre dal primo novembre 2014 sarà definitivamente impedito il transito delle navi crocieristiche superiori a 96mila tonnellate di stazza lorda. Andranno, infine, assicurate una riduzione dello stazionamento giornaliero massimo (non superiore a 5 navi da crociera di stazza superiore alle 40.000 tonnellate) e una contrazione dei passaggi residui nelle ore centrali della giornata. Le partenze e gli arrivi saranno concentrati all’alba e al tramonto.

Nella valutazione di impatto ambientale di questa opzione – viene spiegato in una nota di Palazzo Chigi – saranno considerate eventuali soluzioni alternative, compresa quella del Canale Vittorio Emanuele. Inoltre, in considerazione delle prospettive di sviluppo del porto di Venezia, centrate sulla piattaforma d’altura e sulla bonifica e riconversione del porto di Marghera, è stato deciso di promuovere una revisione del Piano regolatore portuale con l’obiettivo di definire e realizzare a Marghera siti alternativi rispetto all’attuale terminal crocieristico.

Ma per l’Associazione CruiseVenice i provvedimenti presi non sono sufficienti: “Dall’incontro, si capisce che rimangono le navi in Laguna, la centralità dell’attuale stazione Marittima resta immutata e si realizzerà il nuovo canale Contorta-Sant’Angelo voluto dal presidente dell’Autorità Portuale – polemizza il presidente Massimo Bernardo – Non si capiscono dunque i toni trionfalistici del sindaco di Venezia che ha perso su tutti i fronti”. Il primo cittadino infatti ha accolto favorevolmente lo stop: “Per la prima volta il Governo è intervenuto concretamente sulla questione delle Grandi Navi da crociera, e già questo è un punto rilevante”, commenta Giorgio Orsoni che esprime perplessità su realizzazione di un nuovo canale, il Sant’Angelo-Contorta. “Un’opzione questa – osserva – che dovrà essere studiata per verificare l’impatto che potrà generare sull’ambiente e sull’ecosistema”.