Accolta la proposta di Epifani. Renzi dà l'ok, ma Civati e Pittella sono contrari. Il segretario promette massima trasparenza nell'accertamento delle presunte irregolarità. Renzi risponde a Cuperlo: "Parliamo di cose concrete, ma la loro conta è fasulla"
Cuperlo chiede lo stop alle tessere, Renzi accetta e rilancia, Epifani fa partire la discussione interna, che dovrebbe – condizionale d’obbligo – dipanare la matassa nelle prossime ore. La segreteria del Partito Democratico, infatti, ha “condiviso la riflessone” del segretario Guglielmo Epifani e propone lo stop del tesseramento con alcuni “paletti”: l’accordo di tutti i candidati; l’apertura dei circoli ancora per questo weekend e una verifica tecnica sulla modalità. “Abbiamo condiviso – ha spiegato il responsabile organizzazione Davide Zoggia – la considerazione di Epifani che chiede che ci sia una riflessione sul tesseramento, che ci possa essere uno stop”. Ma con alcuni ‘paletti’: “che questo fine settimana i circoli siano aperti anche in vista delle convenzioni che si terranno dal 7 al 17 novembre; che i candidati siano d’accordo e su questo il segretario farà le verifiche del caso” e che la commissione congresso valuti le modalità della proposta. “Lo si fa – ha evidenziato Zoggia – per tutelare il partito” e per “evitare che nonostante si tratti di 6 o 7 casi si continui a parlare prevalentemente di questo”. In caso la proposta venga confermata il tesseramento chiuderebbe lunedì.
E’ una carta per far rientrare la polemica sui tesseramenti sospetti e lo scontro tra i due principali candidati alla segreteria nazionale. Quest’ultima, d’altro canto, per bocca di Epifani ha assicurato massimo rigore e assoluta trasparenza sui controlli. E non esita a preannunciare sanzioni anche pesanti in caso di irregolarità accertate. In vista delle primarie dell’8 dicembre, quindi, il clima continua a essere caldissimo. Il problema, però, è che se Renzi si era detto d’accordo, due dei candidati (Pippo Civati e Gianni Pittella) hanno già dato parere contrario.
Renzi: “Bloccare il tesseramento? Ok, ma si torni a discutere di cose concrete”
L’ultimo a intervenire sulla questione del tesseramento è stato il sindaco di Firenze, che dal suo profilo Facebook ha replicato al candidato di area dalemiana. “Vogliono bloccare il tesseramento, come propone Cuperlo? Lo blocchino, nessun problema” scrive Renzi, che poi assicura di accettare “le proposte altrui, le decisioni altrui, le regole altrui. L’importante è che finalmente il Pd torni a discutere di questioni concrete“. A sentire il rottamatore, inoltre, “grazie a simpatiche intuizioni di alcuni comitati elettorali siamo piombati nella discussione sulle false tessere, spinti da un irrefrenabile desiderio di tornare a litigare sulle regole e fare la conta, fasulla, sui segretari provinciali“. Un attacco, quello di Renzi sui segretari locali, che segue di 48 ore le dichiarazioni di Cuperlo, autoproclamatosi vincitore nelle consultazioni del territorio.
Il primo cittadino di Firenze, poi, ritorna sulla polemica e sposta l’attenzione sulla data più importante: quella dell’8 dicembre, giorno in cui si terranno le primarie nazionali. ”Mi va benissimo qualsiasi decisione prendano Epifani e gli altri candidati. L’importante è che si parli di questioni serie e che l’8 dicembre alle primarie possano votare tutti i cittadini” dice Renzi sempre sulla sua bacheca di Facebook. Poi è campagna elettorale, con critica sui risultati dei congressi locali: “C’è il 12,6% di disoccupati: un partito serio fa proposte sul lavoro, non passa le giornate a mettere le bandierine sul segretario provinciale di Grosseto o di Lecce. Mi va benissimo qualsiasi decisione prendano Epifani e gli altri candidati – conclude Renzi – L’importante è che si parli di questioni serie e che l’8 dicembre alle primarie possano votare tutti i cittadini. Chiarito questo, possiamo tornare a fare politica? Grazie”.
Zoggia: “Verifiche rigorosissime su alcune situazioni dei congressi”
A fare il punto della situazione, invece, ci ha pensato Davide Zoggia, responsabile Organizzazione del Pd. “Si è già svolta la stragrande maggioranza dei congressi provinciali (finora 88). Alcuni di essi termineranno nelle prossime ore e in 8 casi (Brescia, Versilia, Perugia, Roma, Lecce, Crotone, Parma, Teramo) saranno necessari dei ballottaggi. A Caserta si voterà il 10 novembre – spiega l’esponente democratico – Hanno votato circa 320mila iscritti e si è quindi registrata, nonostante i tempi strettissimi, una significativa partecipazione democratica. Si è verificato un rinnovo dei segretari nel 95% dei casi. L’età media dei nuovi eletti è molto bassa – continua – e, fino a questo momento, sono state elette 15 donne. Alcune situazioni saranno oggetto di stringenti e rigorosissime verifiche da parte della Commissione nazionale per il congresso, che si riunirà domani sera, di concerto con la Commissione di garanzia“.
Zoggia, poi, elenca le città in cui si sono verificati i problemi principali. “Le situazioni sono, principalmente, quelle di Asti, Rovigo, Piacenza, Frosinone e Cosenza. La decisione di ultima istanza su tali situazioni della Commissione nazionale sarà preceduta e preparata dalle Commissioni regionali – spiega Zoggia – Ora procederemo in volata per le Convenzioni provinciali che si terranno dal 10 fino al 17 novembre. La convenzione nazionale si terrà a Roma il 24 novembre”.
Cuperlo, appello a Epifani: “Fermiamo il tesseramento oggi”
Prima che parlasse il responsabile organizzativo del Pd, Cuperlo era tornato a battere sul solito tasto. “Questa idea che ci si possa iscrivere al partito fino all’ultimo giorno, a un minuto prima del voto, ma perché?” si chiede il candidato segretario, che poi spiega: “Non ho mica detto blocchiamo il tesseramento all’anno scorso. Fermiamolo al giorno prima, il 6 di novembre, il giorno prima dei congressi di circolo che decideranno la guida, la linea e la piattaforma politica del Pd dei prossimi anni, e facciamo in modo di dare un po’ di ordine, di disciplina, a questa discussione”. Non solo. Per Cuperlo il tesseramento va bloccato “non per l’interesse di questo o quel candidato, ma facciamolo per il rispetto che dobbiamo a quelle decine e centinaia di migliaia di persone che poi, durante l’anno, nonostante le fatiche, le sconfitte, le delusioni, vanno a montare quei gazebo, vanno a riempire gli stand delle nostre feste democratiche”.
Sulle tessere gonfiate e i circoli fantasma, poi, Cuperlo si dice “molto colpito” ma non in “polemica verso nessuno degli altri candidati, verso i quali ho un sentimento di stima e di amicizia vera. Ma faccio appello agli altri candidati, faccio appello a Epifani, al segretario del partito, perché sono episodi che non possiamo liquidare o derubricare come singole mele marce in una pianta complessivamente sana. So anch’io – aggiunge – che ci sono decine, centinaia di migliaia di iscritti che vivono con passione questo Congresso, ma quegli episodi, quei tesseramenti rigonfi, quelle esplosioni di adesioni molto spesso pilotate che hanno caratterizzato alcuni congressi, sono più di un campanello di allarme. Sono il segnale di una trasformazione, di una mutazione, del modo d’essere, del modo di organizzarsi, del modo di vivere di un partito politico che prima di tutto è una comunità di senso, di destino. Ed è per questo che io ho detto, cerchiamo, tutti assieme, senza polemiche tra di noi, di fissare dei punti fermi, di piantarli bene a fondo nel terreno”.
Epifani sulle presunte irregolarità: “Grande rigore e assoluta trasparenza”
A chiudere la questione Guglielmo Epifani. Il segretario democratico, infatti, in conferenza stampa assicura che intende “procedere in assoluta trasparenza rispetto a fenomeni che fanno male al partito. E’ nostro interesse andare fino in fondo e prendere decisioni serie e rigorose”. E potrebbero esserci sorprese. “C’è l’indicazione sia alle commissioni di garanzia che a quelle di congresso di procedere con rigore assoluto. Hanno la piena facoltà di procedere con l’annullamento, spostamenti dei congressi e di eventuali sanzioni” annuncia Epifani, che poi parla dei numeri e i risultati dei congressi.
“Non è facile ricondurre ad un’appartenenza” i segretari provinciali eletti perché “non c’è un rapporto diretto tra la scelta dei segretari provinciali e quella dei nazionali” è il parere dell’ex leader Cgil. Stop al tesseramento? Epifani dice e non dice. Ma promette: “Abbiamo avviato la segreteria e abbiamo dovuto interromperla e la riprenderemo nel pomeriggio, e il tema sarà affrontato ma non abbiamo potuto farlo finora”. Ma poi aggiunge che la proposta di Cuperlo potrebbe diventare realtà solo “con l’accordo di tutti i candidati alla segreteria”. Nuovi tesserati in numero spropositato? “Il tesseramento è cresciuto anche perché partivamo da un numero di iscritti particolarmente basso perché il tesseramento del partito è iniziato tardi – spiega il segretario – Abbiamo, al momento, oltre 600mila persone iscritte, molte di più dell’inizio ma meno rispetto allo scorso congresso quando erano circa 800mila“.