Fino al 31 dicembre è possibile usufruire delle agevolazioni previste dalle detrazioni per le ristrutturazioni e dall'ecobonus, anche per chi vuole comprare mobili o per la riqualificazione energetica. Ecco quali sono
“La casa, il tuo mondo. È dove sei cresciuto, sei diventato indipendente e dove hai messo tutto te stesso. Per questo, se devi fare dei lavori, non rimandare”. Questo lo spot televisivo, firmato dal governo, che da un paio di settimane va in onda sulle reti Rai con un chiaro claim: “Italiani, finché siete in tempo, approfittate della detrazione per le ristrutturazioni e dell’ecobonus”. Fino al 31 dicembre di quest’anno (salvo una successiva proroga fino al 2014 inserita nella Legge di stabilità all’esame del Parlamento) – così come disposto dal decreto legge n. 63 del 2013 – è infatti possibile usufruire di tre agevolazioni sulla casa per gli interventi edili, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e per la riqualificazione energetica. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono.
Ristrutturazioni
Per quanti abbiano intenzione di ristrutturare casa (prima, seconda e relative pertinenze, come box o soffitte) c’è la possibilità di usufruire di un maxi bonus del 50% fino a un importo di 96mila euro. Con una condizione indispensabile: deve trattarsi di un’unità immobiliare o di un edificio esistente. La detrazione va spalmata in dieci annualità di pari importo ma, nei casi in cui l’immobile venga ceduto prima, le quote residue si trasferiscono automaticamente all’acquirente, a meno che non ci sia un accordo diverso tra le parti.
Meglio sottolineare che rientrano tra gli interventi agevolati quelli di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo. La semplice tinteggiatura delle pareti, ad esempio, è valida solo se successiva al rifacimento dell’impianto elettrico o se eseguita sulle parti comuni del condominio. Semaforo verde, invece, per l’installazione di montacarichi o ascensori per favorire la mobilità, il contenimento acustico o la bonifica dell’amianto.
Bonus mobili
Con lo stesso provvedimento è stata introdotta, per i soli immobili su cui siano state effettuate ristrutturazioni edilizie, anche la possibilità di detrarre le spese sostenute, tra il 6 giugno e il 31 dicembre 2013, per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+. La misura è sempre del 50% fino a un importo di spesa di 10mila euro da ripartire in 10 quote annuali. La detrazione aumenta fino al 65% se gli interventi sono effettuati per il miglioramento o l’adeguamento antisismico e per la messa in sicurezza degli edifici. Il bonus si applica, ad esempio, a letti, armadi, librerie, tavoli, frigoriferi, lavatrici, forni a microonde e apparecchi per il condizionamento.
Risparmio energetico
Inoltre, è stata prorogata la detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica (anche in questo caso gli edifici devono essere già dotati di un impianto), innalzando dal 55% al 65% la percentuale di detraibilità delle spese sostenute per il periodo che va dal 6 giugno al 31 dicembre 2013 oppure entro il 30 giugno 2014 per i condomini. Dal 2014 gli interventi potranno beneficiare solo del bonus del 36%. In particolare, le detrazioni sono riconosciute per la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre comprensive di infissi), l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.
Come richiedere il bonus fiscale
E’ sicuramente una chance importante quella che si concede ai contribuenti (rientrano nell’agevolazioni i proprietari, il nudo proprietario e gli inquilini) che potranno indicare direttamente nella dichiarazioni dei redditi i dati catastali dell’immobile e le spese che hanno sostenuto, ottenendo una detrazione dall’Irpef (o Ires per le società) del 50% o del 65% a patto, tuttavia, che si paghi con bonifico bancario o postale (vanno indicati: causale del versamento, Codice Fiscale del beneficiario della detrazione e Partita Iva di chi esegue i lavori) o si presenti la fattura (non basta lo scontrino normale, quello parlante o la ricevuta fiscale) per l’acquisto del frigorifero o della caldaia. Vanno, altresì, conservate la ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti con carte di credito o bancomat e l’asseverazione che consente di dimostrare che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti.
Quanto si può risparmiare
Ogni detrazione ha un tetto massimo di risparmio ottenibile con la detrazione. Nel dettaglio, la riqualificazione energetica di edifici esistenti ha un limite di 100mila euro, l’involucro degli edifici (per esempio, pareti e finestre) è di 60mila euro, l’installazione di pannelli solari ammonta a 60mila euro e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale a 30mila euro. Importi che vanno suddivisi tra i soggetti detentori o i possessori dell’immobile che partecipano alla spesa. Tuttavia, se sono stati installati dei pannelli solari, per i quali è previsto un importo massimo di detrazione di 60mila euro, e sostituito l’impianto di climatizzazione invernale (30mila euro), sarà possibile usufruire della detrazione massima di 90mila euro.
Il diretto interessato potrà infine beneficiare anche del bonus mobili nella misura del 50% fino a 10mila euro per l’acquisto degli arredi. Invece, il contribuente potrà richiedere una sola agevolazione quando effettua interventi caratterizzati da requisiti tecnici tali da poter essere ricompresi in due diverse tipologie. Questo accade, per esempio, quando sono stati realizzati interventi di coibentazione delle pareti esterne, inquadrabili sia nell’ambito della riqualificazione energetica che in quello della ristrutturazione. In questa situazione il contribuente dovrà scegliere quale unico bonus richiedere.