Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle commenta l'inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dei partiti in Regione: "Non possiamo cadere sui soldi, su alcune cose avremmo dovuto stare attenti"
Il Movimento 5 Stelle in Regione sta uscendo “a testa alta” dall‘inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari in viale Aldo Moro. Ma anche i grillini hanno commesso “qualche leggerezza”, che il movimento non si può permettere. “Sui soldi non possiamo sbagliare perche’ e’ uno dei nostri cavalli di battaglia”, mette in guardia Massimo Bugani, capogruppo dei 5 stelle in Comune a Bologna, ospite questa mattina a Radio Tau. “Mi sembra che Andrea Defranceschi (capogruppo M5s in Regione, ndr) stia uscendo a testa alta” dall’inchiesta, commenta Bugani, “sta spiegando spese per pasti ai dipendenti e non mi pare ci siano follie”. Al contrario, sottolinea però il grillino, “la spesa per un divano letto potevamo risparmiarcela come M5s e mi dispiace che ci sia stata qualche leggerezza anche da parte nostra. Sui soldi non possiamo sbagliare, perchè è uno dei nostri cavalli di battaglia”. Ad ogni modo, aggiunge Bugani a difesa del collega in viale Aldo Moro, “sbattere Defranceschi in prima pagina, quando le sue spese sono un centesimo rispetto a quelle degli altri, è imbarazzante”. C’è però un altro tarlo che scava nei pensieri di Bugani: il fatto che l’M5s in Regione non sia riuscito a far modificare in modo piu’ stringente il regolamento dell’Assemblea legislativa sulle spese dei gruppi. “Sarebbe stato un passaggio importante- ammette il pentastellato- e mi dispiace se non è stato fatto dall’M5s o se non gliel’hanno permesso, ma non so come siano andate le cose”.
Bugani ricorda che due anni e mezzo fa, “appena entrati in Comune a Bologna“, chiese tutte le spese dei gruppi negli ultimi 10 anni. “Si trattava di cifre minori rispetto alla Regione, perchè i budget sono molto minori”. Ma sono emerse comunque “centinaia di migliaia di euro in spese folli- rimarca il consigliere – francobolli, rinfreschi, buffet, soggiorni in albergo, qualche viaggio, omaggi floreali, tv e telecamere, microonde. Due settimane dopo il Consiglio modificò il regolamento all’unanimità e oggi non spende piu’ niente nessuno- continua Bugani- ogni mese chiediamo l’elenco delle missioni dei consiglieri e ogni anno chiediamo la pubblicazione delle spese. Il semplice fatto di dire queste cose ha calmierato questi atteggiamenti”, sostiene il capogruppo M5s. Entrando poi nel merito delle notizie che emergono dall’inchiesta della Procura di Bologna, Bugani ribadisce la sua condanna morale per i consiglieri regionali. “Dal punto di vista etico non possiamo non condannare questi comportamenti, che fanno schifo- afferma- si sono approfittati di un regolamento che fa pena: ma l’etica viene prima del regolamento. Non dico che sono delinquenti, perche’ non c’e’ ancora un giudizio, ma sono comportamenti indecenti e si devono dimettere”. Il passo indietro di Marco Monari da capogruppo Pd, in questo senso, “non è un grande gesto”. Ma soprattutto, insiste il grillino, “cadono le braccia a sentire le parole del presidente Vasco Errani, in un momento del genere in cui nei cittadini nasce una rabbia indomabile” per quanto sta accadendo in Regione, che Bugani definisce “vergognoso e scandaloso. Invece di chiedere scusa, anche se lui non ha avuto questi comportamenti, Errani dice che si getta fango sulla Regione- scuote la testa Bugani- è tutto grottesco e penoso”.