Il ministro Anna Maria Cancellieri avrebbe fatto bene a lasciare ma soprattutto il Pd non avrebbe dovuto difenderla. Quello che si presenta alla trasmissione di Michele Santoro, Servizio Pubblico, è un Matteo Renzi all’attacco soprattutto dei democratici (“dovrebbero tirar fuori gli attributi”,dice), un po’ meno del governo. Il sindaco di Firenze va in trasmissione al termine di una giornata romana che lo ha visto, tra l’altro, in visita al presidente della comunità ebraica Riccardo Pacifici proprio il giorno seguente all’uscita dell’ennesima anticipazione del libro di Bruno Vespa in cui Silvio Berlusconi ha paragonato i suoi figli agli ebrei deportati sotto il nazismo.
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Il ministro Cancellieri “avrebbe fatto un favore al Paese se si fosse dimessa” e io “fossi stato il segretario del Pd non l’avrei difesa”. Tutto questo “perché – spiega Renzi citando in particolare la telefonata a Gabriella Fragni compagna dell’arrestato Salvatore Ligresti – non può più passare l’idea di una politica succube degli amici degli amici”.
“Il Pd – aggiunge il rottamatore – deve fare una solenne promessa che di fronte alle regole del mondo dell’economia la politica non è più succube, non è più succube agli interessi delle famiglie e degli amici degli amici“. Un Pd che, attacca, non può essere “subalterno ai giochi economici” e deve “dimostrare gli attributi”. Lo deve fare, dice Renzi, confermando in qualche modo il ‘patto’ sulle riforme già avanzato al governo alla Leopolda. Il sindaco di Firenze guarda anche a un partito più presente sul territorio. Per questo motivo, ha garantito che, se diventerà segretario, il primo suo atto sarà quello di andare nella cosiddetta “terra dei fuochi”, vicino agli amministratori locali e alla gente.
Le elezioni anticipate, prosegue, “non sarebbero una catastrofe”, ma “non credo che ci saranno”. Ma, a questo punto, bisogna incalzare il governo, ‘costringerlò a fare le riforme, in primis la legge elettorale (sul modello dei sindaci). “Il 2014 è l’anno in cui capiamo se in Parlamento c’è il bluff: si è parlato per anni di riforme, il Pd ha una maggioranza schiacciante alla Camera e relativa al Senato: se ha gli attributi in questo 2014 pressi la maggioranza parlamentare per vedere se le cose si fanno o no”, tanto più in un momento in cui il Pdl “è in difficoltà e si sta sfaldando”.
Intanto, nel partito si continua a discutere di tesseramento. Gianni Cuperlo fa pressing e ribadisce la necessità di procedere con lo stop , ipotesi che ha ottenuto l’ok di Renzi ma che vede ancora la contrarietà di Pippo Civati (“un’iniziativa tardiva e parziale”) e Gianni Pittella (“una decisione intempestiva”).
Dell’argomento si è discusso in una riunione fiume della commissione congresso convocata anche per decidere su alcuni casi di ricorsi relativi ai congressi provinciali. Secondo quanto viene riferito, la commissione avrebbe ribadito lo stop al tesseramento ma dopo una consultazione online dei componenti della direzione. Verranno fatte approfondite verifiche sui congressi locali e, se necessario, verranno rifatti i congressi in alcuni circoli.
Politica
Caso Ligresti, Renzi: “Inaccettabile sia finita così. Cancellieri doveva dimettersi”
Il ministro Anna Maria Cancellieri avrebbe fatto bene a lasciare ma soprattutto il Pd non avrebbe dovuto difenderla. Quello che si presenta alla trasmissione di Michele Santoro, Servizio Pubblico, è un Matteo Renzi all’attacco soprattutto dei democratici (“dovrebbero tirar fuori gli attributi”,dice), un po’ meno del governo. Il sindaco di Firenze va in trasmissione al termine di una giornata romana che lo ha visto, tra l’altro, in visita al presidente della comunità ebraica Riccardo Pacifici proprio il giorno seguente all’uscita dell’ennesima anticipazione del libro di Bruno Vespa in cui Silvio Berlusconi ha paragonato i suoi figli agli ebrei deportati sotto il nazismo.
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Il ministro Cancellieri “avrebbe fatto un favore al Paese se si fosse dimessa” e io “fossi stato il segretario del Pd non l’avrei difesa”. Tutto questo “perché – spiega Renzi citando in particolare la telefonata a Gabriella Fragni compagna dell’arrestato Salvatore Ligresti – non può più passare l’idea di una politica succube degli amici degli amici”.
“Il Pd – aggiunge il rottamatore – deve fare una solenne promessa che di fronte alle regole del mondo dell’economia la politica non è più succube, non è più succube agli interessi delle famiglie e degli amici degli amici“. Un Pd che, attacca, non può essere “subalterno ai giochi economici” e deve “dimostrare gli attributi”. Lo deve fare, dice Renzi, confermando in qualche modo il ‘patto’ sulle riforme già avanzato al governo alla Leopolda. Il sindaco di Firenze guarda anche a un partito più presente sul territorio. Per questo motivo, ha garantito che, se diventerà segretario, il primo suo atto sarà quello di andare nella cosiddetta “terra dei fuochi”, vicino agli amministratori locali e alla gente.
Le elezioni anticipate, prosegue, “non sarebbero una catastrofe”, ma “non credo che ci saranno”. Ma, a questo punto, bisogna incalzare il governo, ‘costringerlò a fare le riforme, in primis la legge elettorale (sul modello dei sindaci). “Il 2014 è l’anno in cui capiamo se in Parlamento c’è il bluff: si è parlato per anni di riforme, il Pd ha una maggioranza schiacciante alla Camera e relativa al Senato: se ha gli attributi in questo 2014 pressi la maggioranza parlamentare per vedere se le cose si fanno o no”, tanto più in un momento in cui il Pdl “è in difficoltà e si sta sfaldando”.
Intanto, nel partito si continua a discutere di tesseramento. Gianni Cuperlo fa pressing e ribadisce la necessità di procedere con lo stop , ipotesi che ha ottenuto l’ok di Renzi ma che vede ancora la contrarietà di Pippo Civati (“un’iniziativa tardiva e parziale”) e Gianni Pittella (“una decisione intempestiva”).
Dell’argomento si è discusso in una riunione fiume della commissione congresso convocata anche per decidere su alcuni casi di ricorsi relativi ai congressi provinciali. Secondo quanto viene riferito, la commissione avrebbe ribadito lo stop al tesseramento ma dopo una consultazione online dei componenti della direzione. Verranno fatte approfondite verifiche sui congressi locali e, se necessario, verranno rifatti i congressi in alcuni circoli.
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".