Il segretario Luigi Angeletti lancia l'allarme. Mentre Renato Brunetta risponde al premier: "Non accetto aut aut". E il presidente della commissione Bilancio del Senato si aspetta oltre 3mila emendamenti
“Senza modifiche profonde alla Legge di stabilità l’Italia rischia di avere nel 2014 3,5 milioni di disoccupati“. L’allarme è del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, intervenuto a margine di un collegamento con i delegati del sindacato in 19 Regioni. ”E’ necessario cambiare profondamente il disegno di legge riducendo le tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni”, ha spiegato, annunciando che a sostegno delle modifiche è stato proclamato uno sciopero generale di quattro ore che sarà effettuato a livello territoriale la prossima settimana.
“L’ipotesi di spostamento delle risorse del cuneo fiscale sulla parte più povera della popolazione è un depistaggio dal problema principale, una trappola“, ha aggiunto Angeletti, perché “questo governo non ha ridotto in maniera seria le tasse sul lavoro smentendo le sue parole”.
Renato Brunetta, intanto, risponde a Enrico Letta, che ieri – parlando della manovra – ha detto che occorre “evitare scorciatoie”, perché “non sarebbe da persone serie”. Il capogruppo Pdl alla Camera ha dichiarato di non essere intenzionato ad “accettare che il premier dica i suoi aut aut”, sottolineando che “serve cultura della coalizione, che purtroppo manca”. Per quanto riguarda il pronostico del presidente della commissione Bilancio del Senato Antonio Azzollini, che si aspetta “oltre 3mila emendamenti“, il capogruppo Pdl ha poi detto che “si parla degli emendamenti quasi come fosse una disgrazia, ma è la democrazia”.
Brunetta, interpellato sulla questione della seconda rata Imu, ha infine colto l’occasione per criticare l’operato del ministro dell’Economia: “Stigmatizzo il comportamento del governo e di Fabrizio Saccomanni che non può continuare a produrre il costo dell’incertezza”.