Dagli atti era già emerso che l'ex consigliere regionale arrestato avrebbe speso circa 65 mila euro in jet ed elicotteri per portare in vacanza l'allora governatore, indagato per corruzione e turbativa d’asta in uno stralcio. Oggi in aula un investigatore ha ricostruito tutto. Tra le carte anche ricevute intestate all'attuale senatore
Le vacanze del Celeste non finiscono mai. Tra il 2009 e il 2013 l’ex governatore lombardo e attuale senatore del Pdl, Roberto Formigoni, sarebbe andato per undici volte in vacanza assieme all’ex consigliere regionale Massimo Gianluca Guarischi, finito in carcere lo scorso marzo perché ritenuto il collettore di un giro di presunte tangenti versate da alcuni imprenditori nel settore sanitario. A raccontarlo in aula, durante l’udienza del processo a carico di Guarischi e di un altro imputato dalla testimonianza, un investigatore della Direzione investigativa antimafia che ha condotto le indagini.
L’investigatore, rispondendo alle domande del pm di Milano Claudio Gittardi davanti ai giudici della IV sezione penale, ha ricostruito quelle vacanze sulla base di alcune informative depositate agli atti del dibattimento, fornendo anche dettagli sui pagamenti alle agenzie viaggi e ad alcune compagnie per voli privati ed elicotteri. Dalle carte, infatti, era già emerso che Guarischi avrebbe speso circa 65 mila euro in jet ed elicotteri per portare in vacanza Formigoni (indagato per corruzione e turbativa d’asta in uno stralcio dell’inchiesta ancora aperto) ed altri amici.
In particolare, l’investigatore haparlato di sette viaggi per i quali l’ex consigliere (è ancora in carcere) avrebbe pagato, anche tramite una sua società, i voli: si passa dai 14mila euro per un “aereo privato” Milano-Spalato nel giugno 2009, ai seimila euro per il noleggio di un elicottero per St. Moritz nel dicembre 2011. Poi ancora un elicottero per ottomila euro nel marzo 2011 per andare in Valtellina e un jet privato da 7.500 euro per la Sardegna nell’ottobre 2009.
Sempre con aerei privati in Sardegna nell’estate 2010 e due volte nel 2011, tra aprile e settembre: costi che vanno dagli 8.580 euro fino a 11.880 euro. Inoltre, il testimone ha ricostruito altri quattro viaggi, tra cui uno in Sudafrica nel capodanno 2012 “dal costo di 55.500 euro” a cui avrebbero partecipato l’ex governatore, Guarischi ed altre persone e per il quale, però, risulta anche un “assegno firmato da Formigoni” per 7.340 euro. Poi una vacanza in Oman nel marzo 2013 costata oltre 22mila euro, per la quale è stato individuato un bonifico “ordinato da Formigoni” da 5.740 euro. Tra agosto e settembre 2012, inoltre, un soggiorno in Croazia: per il pagamento dei voli ci sono anche ricevute intestate al Celeste. Al momento non si sa, invece, chi avrebbe pagato il jet privato che il 3 settembre 2012 ha permesso a Formigoni di andare da Spalato a Milano (e poi tornare in giornata in Croazia) per partecipare ai funerali del Cardinale Martini.
L’investigatore ha citato anche una telefonata intercettata già emersa nella quale l’ex presidente del Pirellone chiedeva di poter posticipare la chiusura dell’aeroporto croato per riuscire a rientrare da Milano dopo i funerali. Infine, una vacanza sempre in Croazia nel giugno 2012 senza però riscontri sui pagamenti.
Uno degli arrestati, un imprenditore, agli inquirenti durante la fase delle indagini, aveva affermato che Guarischi gli chiese di comprare un regalo per l’allora presidente lombardo.