Le Filippine affrontano la violenza del tifone Haiyan. Sono quattro le vittime del ciclone tropicale: le autorità locali hanno fatto sapere che due persone sono rimaste folgorate, una è stata uccisa da un albero caduto e una quarta è stata colpita da un fulmine. I forti venti hanno interrotto le linee telefoniche e diverse zone risultano isolate. Quasi 720mila persone sono state evacuate dalle zone a rischio.
Il ciclone tropicale è passato sopra le isole di Samar, Leyte, Cebu e Panay, spostandosi da est verso ovest con venti sostenuti che soffiavano a 235 chilometri orari e raffiche che raggiungevano 275 chilometri orari. Alle 17 ora locale (le 10 in Italia) il centro del tifone si trovava a ovest della provincia di Aklan, sull’isola di Panay, a 320 chilometri a sud di Manila, dopo aver colpito l’isola di Boracay. Secondo le previsioni, stasera Haiyan dovrebbe spostarsi sopra il mare a sud dell’isola di Mindoro e domani proseguire nel mar Cinese meridionale, verso il Vietnam. Secondo Aldczar Aurelio, dell’Ufficio meteorologico filippino, Haiyan è il più forte tifone di quest’anno. Eduardo del Rosario, a capo dell’agenzia di risposta ai disastri, ha fatto sapere che un simile tifone colpì il centro delle Filippine a novembre del 1990, uccidendo almeno 508 persone, con altre 246 persone che risultano disperse. Del Rosario ha assicurato che stavolta le autorità hanno ordinato l’evacuazione delle zone a rischio e hanno adottato altre misure per limitare il numero delle vittime.