Per il leader Cinque stelle il Pdl ormai non esiste più: "E' polvere che parla nel vento di un truffatore fiscale e dei suoi servi che cercano invano di salvarsi". Mentre i dirigenti del Pd "si entusiasmano solo quando si discute di segreterie, ministeri, sottosegretari"
“Dilaga il fenomeno della combustione politica spontanea. I partiti flambé stanno incenerendosi da soli”. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. Per il leader del Movimento cinque stelle le forze politiche ormai sono “sterco secco” che “brucia come una torcia”. E questo grande falò non risparmia nessuno, per Grillo il Pdl tecnicamente non esiste già più : “E polvere che parla nel vento di un truffatore fiscale e dei suoi servi che cercano invano di salvarsi”. Le fiamme lo hanno già diviso in due tronconi “che si stanno scannando tra loro”. Continua l’analisi di Grillo: “Quello più incandescente, dove agita il forcone un noto delinquente, si consuma come una candela alimentata dal suo cerone, l’altra si appresta a spegnersi alle prossime elezioni con percentuali inferiori a quelle di Ingroia grazie al fascino di Alfano e Quagliariello che nessuno voterebbe neppure sotto tortura”.
Non naviga in acque migliori, secondo il comico, il Partito democratico: “Il pdmenoelle – dice Grillo – è uno scherzo di natura”. Qui, “nessuno sa chi e quanti sono gli iscritti, i votanti, i consiglieri provinciali. Più che un partito è un giro di poltrone”. I leader – si legge ancora nel post – “si entusiasmano solo quando si discute di segreterie, ministeri, sottosegretari”. E il loro bruciare viene poaragonato un tango argentino, “una combustione lenta, spontanea di fuochi fatui”. I mocratici ormai non sarebbero nient’altro che “legna da ardere prima trasformata in leader dal Sistema e poi annichilita dalla sua inconsistenza: da Topo Gigio Veltroni, a Bimbominkia Renzi, all’ectoplasma Epifani. Il pdmenoelle assembla in sé molteplici parti, come Frankestein che vogliono staccarsi e tirano a destra, a sinistra, al centro”.
Ce n’è, infine, anche per l’area di quello che una volta si chiamava Terzo Polo. “Monti e Casini hanno già dato fuoco alle polveri e sono ridotti a rifiuti speciali. E’ stato un rogo improvviso che aveva il vantaggio di divampare su legna secca e sui rovi dell’Udc. Una fiammata e via”. E il primo a rispondere al post è stato proprio Pier Ferdimnando Casini che su Twitter ironizza così: “Grazie Grillo! Nelle società moderne dal riciclo dei rifiuti speciali c’è ricchezza per la comunità”.