Anomalie nel conferimento di incarichi dirigenziali a contratto, assunzioni a tempo indeterminato avvenute in modo illegittimo, mancata riduzione del compenso lordo del sindaco e delle indennità dei componenti dei Cda delle società partecipate comunali. Sono solo alcuni dei 24 punti dell’elenco di irregolarità e anomalie che il ministero dell’Economia e delle finanze ha rilevato nel comune di Fidenza, uno dei centri principali della provincia di Parma.

Dal 13 maggio al 7 giugno 2013 gli ispettori dei Servizi ispettivi di finanza pubblica del ministero hanno effettuato verifiche sul comune, riscontrando una lunga serie di irregolarità che va avanti dal 1998 e che coinvolge dunque le ultime tre amministrazioni che si sono susseguite alla guida dell’amministrazione. Il verbale del ministero firmato dal dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, inviato per conoscenza, tra gli altri, alla procura generale della Corte dei conti, alla regione Emilia Romagna e al ministero degli Interni, parla chiaro: la verifica ha evidenziato 24 irregolarità e mancanze che vanno dal bilancio alla gestione del personale, descritte nella relazione di oltre cento pagine dei tre ispettori Massimiliano Bardani, Enrico Lamanna e Rosa Valicenti. In totale sono oltre dieci anni di irregolarità amministrative-contabili che riguardano l’attuale sindaco Mario Cantini, civico appoggiato dal centrodestra (da cui poi si è staccato il Pdl), ma anche in alcuni casi le precedenti amministrazioni di centrosinistra, da Massimo Tedeschi a Giuseppe Cerri.

Tra le irregolarità riscontrate molte riguardano gli incarichi dirigenziali: assegnati sul principio dell’intuitu personae, e non seguendo procedure selettive, e inoltre superando la dotazione organica prevista del 20 per cento. Nel mirino inoltre il trattamento economico accessorio dei dirigenti, calcolato in modo non corretto da oltre dieci anni, ma anche incarichi dirigenziali affidati senza autorizzazione dell’amministrazione o part time, assunzioni anomale a tempo indeterminato e infine irregolarità nei bilanci e nei compensi degli organi delle società a partecipazione comunale.

Una vera e propria bufera che si è abbattuta sull’amministrazione di Cantini, che ha sollevato numerose polemiche da parte del Pdl, da tempo passato all’opposizione. “Non siamo purtroppo sorpresi delle irregolarità evidenziate dagli ispettori del ministero delle Finanze – ha commentato la presidente del consiglio comunale Francesca Gambarini, ex Pdl e ora esponente di Forza Italia -. Tra di esse, infatti, ci sono questioni che abbiamo denunciato pubblicamente in tempi non sospetti e che sono state la causa della nostra fuoriuscita dalla maggioranza che sostiene il sindaco Cantini. Mi auguro che non sia la città a pagare ma che chi ha sbagliato si assuma le sue responsabilità”.

Nel verbale il ministero invita l’ente comunale ad adottare dei provvedimenti per rimediare alle criticità emerse e sanare la situazione. Rassicurazioni ai cittadini in questo senso sono arrivate direttamente dal sindaco, con una nota ufficiale pubblicata sul sito del comune: “I fidentini possono essere certi che da parte nostra vi sarà tutto l’impegno per correggere eventuali errori e far sì che nessun danno resti in carico alla casse comunali – ha spiegato Cantini -. Non è nostra abitudine nasconderci di fronte alle responsabilità, ma ci dispiace davvero che possa passare l’immagine di un comune disastrato e inaffidabile agli occhi dei suoi cittadini”.

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