“Sono sicuro che il segretario che verrà eletto dalle primarie del Pd sarà leale con il governo, sapendo che questo governo ha un compito eccezionale”. Enrico Letta, ospite a L’Arena di Massimo Giletti su RaiUno, è certo che il prossimo leader dei democratici non interferirà nel lavoro dell’esecutivo. Il presidente del Consiglio parla anche di Grillo che, dice, “fa discorsi populisti” ai quali “mi oppongo duramente. Anche io – aggiunge – potrei mettermi a fare elenchi di cose che non vanno, ma non serve: la differenza è fra chi cerca di risolvere problemi e chi urla” e basta. Quanto alla crisi economica, spiega che la ripresa “sarà possibile alla fine dell’anno prossimo, il 2014, quando avremo debito e deficit che scendono e la crescita. Chiedo di essere giudicato al termine di quel periodo”.
Il presidente del Consiglio annuncia che andrà a votare alle primarie democratiche e specifica: “Il congresso del Pd è molto accesso, i candidati portano delle idee e questo aiuterà il Pd. Io vado a votare alle primarie, capisco Prodi che ha un atteggiamento differente, lui è una personalità fuori dalla politica e vuole mantenere questo profilo. Io sono stato vice segretario del Pd fino a poco tempo fa e sono convinto che dalle primarie uscirà qualcosa di positivo”. E se vincesse Renzi, si ricandiderebbe a Palazzo Chigi? L’ipotesi è “è talmente lontana che non ci penso a cose di questo genere”, precisa. Letta, però, preferisce non pronunciarsi su Berlusconi e sulla questione della decadenza. Quindi taglia corto: “Tutti i partiti sono alle prese con discussioni interne molto complicate che rispetto, ma io so soltanto una cosa: devo affrontare i problemi e risolverli”, aggiungendo che sul Cavaliere “faranno una discussione dentro il Pdl, ma per me la cosa principale e far sì che ciò che abbiamo annunciati sia fatto”.
Nel suo intervento a L’Arena di Giletti, Letta parla anche del leader del Movimento 5 Stelle. “Grillo -prosegue – è sempre contro qualcuno o qualcosa, io non posso fare un discorso di questo genere. Il Parlamento mi ha chiesto di stare qui per affrontare problemi e risolverli, anche io potrei fare l’elenco delle cose che non vanno, serve a qualcosa? E’ la differenza tra chi cerca di risolvere i problemi e chi urla semplicemente”. Letta comunque ha ammesso che “Grillo non avrebbe preso il 25% se la politica avesse fatto scelte di razionalità di costi”. A questo proposito, ha ricordato che sulle auto blu il governo “ha fatto una norma che riguarda tutta la Pubblica Amministrazione che obbliga a un taglio immediato del 25%; è un primo passo e l’anno prossimo ce ne sarà un altro”. Il capo del governo ha sottolineato però che, senza una riforma dello Stato, il potere centrale ha pochi poteri per contenere le spese locali: ecco perché “stiamo cercando di cambiare la Costituzione in cui le regioni hanno un’autonomia totale e il centro può fare poco o niente”. Infine, sulle pensioni ha precisato che la loro indicizzazione deve essere portata a completamento, ma che l’intervento su quelle “d’oro”, pur essendo “utile e simbolico”, porta pochi introiti. Un accenno anche alla riforma sul finanziamento pubblico ai partiti che sarà possibile portare a termine entro l’autunno. “Sarà un segno di cambiamento vero – spiega- perché è un modo di dire ai cittadini che se vogliono sostenere i partiti possono farlo, altrimento no”.