Enrico Letta è un è un “novello Quisling”, ovvero il premier norvegese agli ordini dei nazisti durante l’ultima guerra mondiale. I motivi? E’ un” mentitor cortese” da Commedia dell’Arte e un “collaborazionista” della Germania. E ogni sua dichiarazione “si è dimostrata falsa come un soldo bucato”. Beppe Grillo, sul suo blog attacca il presidente del Consiglio, “colpevole” di garantire la Bce, i paesi forti dell’Europa, non certo l’Italia. Usa anche il riferimento al nazismo, proprio come ha fatto Silvio Berlusconi alcuni giorni fa. “I miei figli – ha detto l’ex premier – dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso”. Nel suo post, il leader M5S ricorda come “qualche tempo fa, Saccomanni si lasciò sfuggire una frase ‘bisogna dire la verità agli italiani’. Si riferiva allo sfascio economico. Poi è rimasto in silenzio, in attesa di essere cacciato dal governo. Da allora ogni giorno è in bilico”.
Secondo Grillo, Letta mente agli italiani e “sposta sempre la linea della ripresa più in là, mentre il Paese sprofonda con bollettini quotidiani di guerra vera, di deserto delle aziende, degli investimenti“. Per questo “interpreta una nuova parte della commedia dell’arte, il Mentitor Cortese“. Nonostante ogni sua dichiarazione si sia dimostrata “falsa come un soldo bucato”, prosegue Grillo, “lui, imperterrito, continua con le sue fandonie. Ora vede la luce nel 2013, ora un po’ più in là, alla fine del 2014. Questa rappresentazione stucchevole di un ometto graziato dalla sorte e politico a carico dei contribuenti dalla nascita (non ha mai fatto altro nella vita, nel 1998 è stato ministro per le politiche comunitarie del governo D’Alema) ha però un suo significato, quello di garantire gli interessi dei nostri creditori internazionali, in primis la Germania“.
“Non sarà sfuggito – prosegue l’ex comico – che Capitan Findus ha quasi speso più tempo all’estero dalla sua elezione che in Italia a farsi accreditare dalle segreterie internazionali”. Lo paragona a Mario Monti (“Rigor Montis”) perché “rappresenta l’assicurazione che l’Italia onorerà i debiti contratti dalle nostre banche attraverso la Bce e i rimborsi dei titoli pubblici e degli interessi. E’ il novello Quisling italiano, il collaborazionista norvegese al servizio dei nazisti durante l’ultima guerra mondiale”. “Il suo – scrive ancora il leader M5S – è un governo fantoccio che rappresenta gli interessi di Stati stranieri e non dell’Italia. La cassa integrazione in deroga è al collasso, 350mila lavoratori sono senza sussidio da nove mesi. Le partite Iva sono crollate dal 2008 al giugno del 2013 di 400mila unità. Disoccupazione fuori controllo, debito pubblico esplosivo, chiusure di negozi e piccole e media imprese come se piovesse. Il disastro Italia assomiglia a un bombardamento quotidiano dove a una cattiva notizia ne succede una pessima. Quisling Letta non ha fatto nulla per risollevare il Paese. Gli ordini li prende dall’estero. E’ un procuratore fallimentare che deve garantire i creditori. Quanto potremo andare avanti così? A venderci persino le spiagge?”.
Infine, conclude Grillo, ci sono due misure che per l’Italia sono improrogabili. Innanzitutto “vanno tagliati gli sprechi, le spese inutili che ammontano a circa 100 miliardi. Queste voragini nel bilancio dello Stato non possono però essere eliminate da chi ne gode i benefici, dai partiti e dai Letta, che appunto per questo vanno mandati a casa. Vanno rinegoziati con la UE il tetto del 3% che ci strangola, che va superato da subito per gli investimenti in attività produttive, ristrutturato il nostro debito, cancellati gli impegni impossibili assunti con il Fiscal Compact con nuove tasse per 50 miliardi all’anno per vent’anni, una pazzia. Primum vivere, prima gli interessi nazionali”, conclude Grillo.