Secondo quanto riportato da il Resto del Carlino, i pm di Bologna avrebbero riscontrato nelle spese dei gruppi di via Aldo Moro anche centinaia di ricariche fatte a collaboratori o persone esterne ai partiti
Al vaglio dei pm di Bologna che indagano sui rimborsi dei gruppi consiliari della Regione Emilia Romagna ci sono anche le spese telefoniche, abbonamenti e ricariche che i consiglieri hanno messo a rimborso. Secondo quello che si apprende ci sarebbero anche ricariche – come scritto oggi dal Resto del Carlino – a utenze diverse da quelle dei consiglieri. Secondo la ricostruzione del quotidiano di Bologna, sarebbero centinaia le ricariche fatte a numeri che non avrebbero potuto godere del rimborso. Tra questi risultano collaboratori, persone vicine ai partiti e anche qualche giornalista.
Per questo genere di spese complessive e non necessariamente illecite, il Pd ha segnato in 19 mesi (il periodo su cui si concentrano le indagini della Gdf, da giugno 2010 a dicembre 2011) rimborsi per 91mila euro; gli altri gruppi di cui si conoscono le cifre sono il Pdl (21.000 euro), l’Udc (11.000 euro) e il M5S (5.500 euro). All’interno delle diverse formazioni ci sono anche consiglieri che avrebbero a proprio carico cifre rilevanti.