Male anche Banco Popolare, Monte dei Paschi, Mediobanca e Bpm. Pesano le dichiarazioni della Fed su una possibile riduzione della politica di stimoli all'economia e l'annuncio della Commissione europea sulle incertezze della ripresa italiana
Giornata nera per le banche italiane a Piazza Affari. Tra le peggiori ci sono Banco Popolare (-6%) e Unicredit (-4,4%), che nei conti pubblicati lunedì scorso ha fatto luce su 4,4 miliardi di rettifiche sui crediti. Male anche Intesa Sanpaolo, che ha chiuso in rosso del 2,3% dopo una trimestrale tutt’altro che tranquillizzante (ha dimezzato gli utili con nuovi crediti deteriorati per 10,8 miliardi). Mentre Monte dei Paschi indietreggia dell’1,12%, Mediobanca del 4,5%, Bpm del 3,5% e Ubi Banca dello 0,9 per cento.
All’indomani della dichiarazione del presidente della Federal Reserve d’Atlanta, Dennis Lockhart, su una possibile riduzione della politica di stimoli da discutere già in dicembre, la Borsa di Milano ha perso l’1,43%, mentre non ha di certo tranquillizzato gli investitori l’annuncio della Commissione europea, che ha rimesso l’Italia tra i Paesi sotto osservazione, sottolineando che la “povertà e l’esclusione sociale sono aumentate in modo significativo”.
A trascinare in territorio negativo il listino è anche il titolo di Mediaset, che ha chiuso in ribasso del 7,6%, appesantito dal rosso nei conti trimestrali pubblicati martedì. Mentre Telecom Italia, in calo di poco più dell’1%, sembra non risentire delle ispezioni di Consob e Guardia di Finanza nelle sedi di Milano e Roma.