Gabriele Paolini, il disturbatore tv arrestato domenica per induzione e sfruttamento della prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico, durante l’interrogatorio di garanzia sostiene che alla base dei rapporti con uno dei 17enni non ci fosse “mercimonio”, ma “solo profondo affetto”. “Siamo fidanzati da otto mesi. Ci amiamo, mi ha presentato anche sua madre e lui ha conosciuto i miei”, queste le parole con cui aveva respinto le accuse nei giorni scorsi.
Nell’interrogatorio durato più di tre ore davanti al gip di Roma, Alessandria Tudino, Paolini – assistito dall’avvocato Massimiliano Kornmuller – ha ammesso di sapere che il ragazzo era minorenne, e che “il rapporto era consenziente”. Il disturbatore ha parlato di una relazione d’amore nata “perché entrambi ci siamo confessati i drammi della nostra vita”. Mentre con gli altri due ragazzini individuati dai carabinieri, che per la procura sarebbero stati adescati in cambio di soldi, Paolini ha detto che “ci furono solo rapporti affettuosi di amicizia, poi finiti dopo che mi sono innamorato di lui”.
Nega invece un altro particolare: “Non ho mai preso parte a orge con minori, i video erano solo per uso personale. Per spirito narcisistico ho sempre amato documentare la mia vita per poi vedere e condividere le immagini con i miei amici”. Paolini ha anche descritto tutti i luoghi nei quali sono avvenuti gli incontri “a titolo amichevole”. A conclusione dell’interrogatorio, l’avvocato Kornmuller ha chiesto al gip di revocare la misura cautelare in carcere e di concedere gli arresti domiciliari, anche alla luce del fatto che la famiglia si è detta disponibile ad ospitarlo in casa. Il pm Claudia Terracina ha espresso parere negativo, mentre il gip si è riservato di decidere.