A riportare la notizia è il quotidiano Repubblica. Il Guardasigilli avrebbe chiamato il fratello di Salvatore, Antonio il 21 agosto, il giorno prima dell'interrogatorio con in pm di Torino. Dura sette minuti e mezzo, non si conosce il contenuto perché è un tabulato, ma smentisce la versione delle sole due chiamate
Sono tre le telefonate tra il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e la famiglia Ligresti. Le prime due sono quelle depositate agli atti della Procura di Torino. La prima, quella del 17 luglio, tra il Guardasigilli e Gabriella Fragni, compagna di don Salvatore, il giorno stesso degli arresti che portano in carcere il patriarca e le figlie Giulia e Jonella, quando la Cancellieri commenta: “non è giusto, non è giusto”. La seconda è quella del 19 agosto con Antonino Ligresti, fratello di Salvatore. Qui, secondo la versione del ministro nell’interrogatorio davanti ai giudici di Torino, Antonino manifesta preoccupazione per le condizioni di salute della nipote carcerata Giulia Maria che “soffre di anoressia e rifiuta il cibo”. Il ministro, secondo la sua versione, lo rassicurerebbe dicendogli di avere contattato i due vicedirettori del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Francesco Cascini e Luigi Pagano, “perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati”.
Si arriva così al 21 agosto. Data di una terza chiamata di 7 minuti e mezzo, partita da un numero che con 366, prefisso con cui inizia il numero di cellulare del ministro pro tempore della Giustizia. La chiamata è sempre per il fratello di don Salvatore che intanto è stato trasferito ai domiciliari, Antonino. Cosa si sono detti i due? Non si sa, perché di questo contatto c’è solo il tabulato non ancora dato alle parti. A dare notizia della sua esistenza è il quotidiano Repubblica. Probabilmente anche dopo il suo deposito, non cambierà il convincimento della Procura di Torino: “agli atti non c’è nulla di penalmente rilevante”. Rimane il fatto che il tabulato smentisce la versione del ministro, che nel verbale dell’interrogatorio, sostiene di non avere avuto più contatti con la famiglia Ligresti dopo quel 19 agosto, prima telefonata ad Antonino. La terza telefonata, poi, avviene il giorno prima dell’interrogatorio che il ministro avrà con i pm torinesi che vogliono conoscere i rapporti tra lei e i costruttori. A questo terzo contatto vanno aggiunti poi quelli che Antonino ha avuto con il marito della Cancellieri, Sebastiano Peluso. Parecchie telefonate che dimostrano l’interessamento dei Cancellieri per la potente famiglia.
La Camera il prossimo 20 novembre voterà la mozione di sfiducia nei confronti del ministro, presentata il 4 novembre dal Movimento Cinque Stelle.