Nel mirino di chi "diffonde su internet" odio razziale anche il sindaco di Lampedusa, un assessore di Roma e lo scrittore Roberto Saviano. Al centro dell'indagine un filmato contro gli ebrei
Ventidue province interessate da Nord a Sud, 35 perquisizioni e un arresto e un unico obiettivo: stroncare la rete che diffonde – anche attraverso internet – idee fondate sull’odio razziale ed etnico e di incitamento a commettere atti di discriminazione e di violenza per gli stessi motivi. Questo il senso dell’operazione Stormfront II, condotta dal Servizio Polizia Postale e delle telecomunicazioni e dalla Digos della Questura di Roma. Nel mirino degli inquirenti almeno 35 persone residenti in varie province italiane (tra cui Roma, Milano, Torino, Varese, Lecco, Mantova, Rovigo, Forlì, Potenza, Ragusa, Messina, Cosenza, Genova, L’Aquila, Teramo, Alessandria, Cremona, Sondrio, Salerno, Pistoia, Fermo e Viterbo). L’attività investigativa è stata incentrata sull’identificazione di chi ha diffuso sul web – attraverso canali di condivisione video – un filmato (“Il nemico occulto – un documentario sulla questione ebraica”), realizzato da utenti della sezione italiana del forum “Stormfront”, dagli evidenti contenuti antisemiti che riproduce immagini finalizzate ad accusare gli ebrei della crisi economica mondiale, indicando alcuni di loro come titolari di ruoli apicali all’interno di banche ed altre istituzioni. A Mantova è stato arrestato anche un uomo di 51 anni per porto abusivo di armi, oltre ad essere stato denunciato per istigazione all’odio razziale. È stato trovato in possesso di 2 moschetti “94” completi di munizionamento, un involucro di bomba a mano, 7 baionette e una bandiera con svastica.
Nello stesso contesto sono stati condotti approfondimenti per risalire agli autori di post, pubblicati sempre sul forum, istigatori all’odio ed alla violenza per motivi razziali, etnici nazionali ed al contempo fortemente diffamatori nei confronti di alcuni personaggi pubblici, quali il sindaco di Lampedusa, Giuseppina Maria Nicolini, Carla Di Veroli, già assessore alla politiche culturali, giovanili e pari opportunità di un Municipio di Roma ed il noto scrittore Roberto Saviano. I post in argomento, sono stati pubblicati da utenti coperti nell’identità personale da pseudonimi, alcuni dei quali palesemente echeggianti una cultura della discriminazione. L’indagine fa seguito all’operazione Stormfront, culminata nel novembre 2012, nell’arresto di quattro persone, tra cui Daniele Scarpino, promotore dell’associazione e moderatore del forum Stromfront, Diego Masi e Luca Ciampaglia, moderatori del forum, e Mirko Viola, utente del forum particolarmente attivo nella pubblicazione di post “tematici”. Il processo relativo alla prima indagine si è concluso, per i quattro arrestati, con la condanna a pene che variano da 3 anni a 2 anni e 6 mesi di reclusione.
“Voglio esprimere a nome di tutti gli ebrei italiani un caloroso ringraziamento alle forze dell’ordine per la nuova massiccia operazione su tutto il territorio nazionale al fine di contrastare la rinascita del gruppo d’estrema destra Stormfront”. Così il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) ha commentato l’arresto e le perquisizioni contro la rete antisemita.