Nell’eurozona è necessario crescere attraverso l’esportazione. Al momento ci riesce solo la Germania e per Fassina questa linea è insostenibile. E, dopo aver bocciato Beppe Grillo e le sue proposte (“Due più due fa quattro, non può fare cinque”), sottolinea: “Se non ci saranno segnali chiari il 1 luglio 2014, quando inizierà il semestre di presidenza europea dell’Italia, dovremo rivedere tutti i nostri piani”