Mentre si avvicina il 27 novembre, data in cui è stato calendarizzato il voto sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, il Pdl tenta ancora di allungare i tempi. La senatrice Elisabetta Alberti Casellati ha presentato una richiesta formale al presidente Pietro Grasso per una immediata convocazione di un nuovo Consiglio di presidenza “al fine di verificare le gravi irregolarità avvenute nella camera di consiglio della Giunta delle elezioni del 4 ottobre scorso, in occasione del giudizio sulla decadenza di Silvio Berlusconi”. Il Popolo della Libertà punta il dito, ancora una volta, contro le frasi postate su Facebook dal Cinque Stelle Vito Crimi durante la seduta della Giunta per le elezioni che si era espressa per il sì alla decadenza del Cavaliere.
Hanno sottoscritto la richiesta di Casellati anche i colleghi del Pdl (Gasparri, Gentile, Malan e Mussolini), della Lega Nord (Calderoli, Stucchi) e del Gal (Barani) che fanno parte del Consiglio di presidenza. Per la senatrice Pdl, “è stato ripetutamente infranto il vincolo di segretezza attraverso comunicazioni precluse ai componenti della Camera di Consiglio, ciò che rende irricevibile la deliberazione assunta dalla medesima”. Prima e durante la seduta della Camera di consiglio, infatti, erano comparsi sul profilo Facebook di Vito Crimi una serie di post che avevano fatto scattare in piedi tutto il Pdl. Ad assumersi la responsabilità dei messaggi pubblicati nel bel mezzo della Camera di consiglio, che vieta qualunque comunicazione dei suoi membri con l’esterno, era stato un collaboratore del senatore Cinque Stelle, che comunque è sottoposto a un’istruttoria di Palazzo Madama.
Il Consiglio di presidenza deve quindi pronunciarsi sulla pregiudiziale di regolarità del voto, sostengono pidiellini e soci. Altrimenti “l’esame dell’atto sub iudice non può proseguire in altra sede”. Cioè, in Aula. “Il Presidente del Senato, – si legge nella richiesta formale – che è il tutore istituzionale del rispetto delle regole e del diritto, non può permettere che si consumi l’ennesima violazione attraverso una interpretazione contra personam. Lo richiede la terzietà del suo ruolo”. Eppure, era stato proprio il Pdl a fare saltare il tavolo. Nell’ultima riunione del consiglio di presidenza del 6 novembre, i berlusconiani avevano abbandonato la seduta, facendo mancare il numero legale e di conseguenza “il quorum strutturale”. A fare scattare la reazione dei pidiellini, il secco niet di Grasso: di annullare il voto non se ne parla. E la terza carica dello Stato aveva già fatto sapere di non intendere convocare una nuova riunione del consiglio di presidenza.
Politica
Decadenza Berlusconi, Pdl ci riprova. “Riconvocare il Consiglio di presidenza”
La richiesta al presidente Piero Grasso è stata presentata dalla senatrice Elisabetta Casellati. Al centro del contendere, le frasi postate da Vito Crimi su Facebook durante la camera di consiglio della Giunta per le elezioni
Mentre si avvicina il 27 novembre, data in cui è stato calendarizzato il voto sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, il Pdl tenta ancora di allungare i tempi. La senatrice Elisabetta Alberti Casellati ha presentato una richiesta formale al presidente Pietro Grasso per una immediata convocazione di un nuovo Consiglio di presidenza “al fine di verificare le gravi irregolarità avvenute nella camera di consiglio della Giunta delle elezioni del 4 ottobre scorso, in occasione del giudizio sulla decadenza di Silvio Berlusconi”. Il Popolo della Libertà punta il dito, ancora una volta, contro le frasi postate su Facebook dal Cinque Stelle Vito Crimi durante la seduta della Giunta per le elezioni che si era espressa per il sì alla decadenza del Cavaliere.
Hanno sottoscritto la richiesta di Casellati anche i colleghi del Pdl (Gasparri, Gentile, Malan e Mussolini), della Lega Nord (Calderoli, Stucchi) e del Gal (Barani) che fanno parte del Consiglio di presidenza. Per la senatrice Pdl, “è stato ripetutamente infranto il vincolo di segretezza attraverso comunicazioni precluse ai componenti della Camera di Consiglio, ciò che rende irricevibile la deliberazione assunta dalla medesima”. Prima e durante la seduta della Camera di consiglio, infatti, erano comparsi sul profilo Facebook di Vito Crimi una serie di post che avevano fatto scattare in piedi tutto il Pdl. Ad assumersi la responsabilità dei messaggi pubblicati nel bel mezzo della Camera di consiglio, che vieta qualunque comunicazione dei suoi membri con l’esterno, era stato un collaboratore del senatore Cinque Stelle, che comunque è sottoposto a un’istruttoria di Palazzo Madama.
Il Consiglio di presidenza deve quindi pronunciarsi sulla pregiudiziale di regolarità del voto, sostengono pidiellini e soci. Altrimenti “l’esame dell’atto sub iudice non può proseguire in altra sede”. Cioè, in Aula. “Il Presidente del Senato, – si legge nella richiesta formale – che è il tutore istituzionale del rispetto delle regole e del diritto, non può permettere che si consumi l’ennesima violazione attraverso una interpretazione contra personam. Lo richiede la terzietà del suo ruolo”. Eppure, era stato proprio il Pdl a fare saltare il tavolo. Nell’ultima riunione del consiglio di presidenza del 6 novembre, i berlusconiani avevano abbandonato la seduta, facendo mancare il numero legale e di conseguenza “il quorum strutturale”. A fare scattare la reazione dei pidiellini, il secco niet di Grasso: di annullare il voto non se ne parla. E la terza carica dello Stato aveva già fatto sapere di non intendere convocare una nuova riunione del consiglio di presidenza.
B.COME BASTA!
di Marco Travaglio 14€ AcquistaArticolo Precedente
Caso Ilva, Vendola: “Querelo Il Fatto”. M5S: “Si dimetta”. Ma Sel lo difende
Articolo Successivo
Pdl, Berlusconi: “Chi non si riconosce in Forza Italia è libero di andarsene”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Usa: “Telefonata Trump-Putin? Pace mai così vicina”. “Il tycoon pensa a riconoscere la Crimea come russa”. Armi, l’Ue vuole altri 40 miliardi dai “volenterosi”
Mondo
Contro Trump il Canada si fa scudo anche con la corona: “Noi e Regno Unito sovrani sotto lo stesso re”
Mondo
Scontro a distanza Francia-Usa. “Ridateci la statua della libertà”, “Non parli tedesco grazie a noi”
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".