Ho scritto, in questo mio blog, che ha più di due anni di vita, diversi post sui vaccini. Ho letto commenti ai miei post a volte avvilenti, infondati, critici ma spesso inutili. Per chiarezza ripeto che occorre puntualizzare alcune cose:
Chi mi segue ricorderà il post del 24 ottobre 2011 “Ci faremo influenzare dai vaccini?” in cui scrivevo: …“Tutti ricorderanno il virus H1N1 dell’influenza suina di due anni fa e la spesa per il vaccino adiuvato di 168 milioni di euro + Iva del governo italiano, tanto caldeggiata dall’allora vice ministro Fazio e dall’allora ministro del Welfare Sacconi, e forse anche da sua moglie Enrica Giorgetti. Il vaccino è poi stato utilizzato in minima parte.”…
Il sospetto di conflitti d’interesse di allarmi pandemici, che quasi annualmente si ripresentano, circola da tempo. L’aviaria, la Sars e proprio l’influenza A/H1N1, una suina mutata che si affacciò nel Messico nel 2009 cominciando a trasmettersi anche agli uomini, fece scattare il rischio di probabile pandemia da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il 12 novembre scorso viene pubblicata, sul Journal of Epidemiology and Comunity Health, una denuncia originata da una ricerca condotta dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine: gli accademici che all’epoca denunciarono con maggior frequenza i rischi per la salute legati al virus A, spingendo alla corsa dei vaccini, avevano, ed hanno ancora, legami solidi con le aziende farmaceutiche. Lo studio è eseguito dall’analisi dei contenuti dei media che hanno diffuso notizie, studi, opinioni in Gran Bretagna nel 2009. Un business stabilito dal fatto che circa il 50% delle valutazioni di rischio esaminate sono state fatte da studiosi in palese conflitto di interesse. La Gran Bretagna spese 1,5 miliardi di euro in prodotti farmaceutici per difendersi da un’influenza pandemica “inventata”. Sacconi, Fazio e Giorgetti cosa dite?
Prima di vaccinare cittadini sani occorrerebbe vaccinare la società malata per cercare di ricondurci tutti al rispetto delle regole.