Un doppio attentato è stato compiuto nella parte meridionale di Beirut, in Libano, nei pressi dell’ambasciata iraniana. Il bilancio delle vittime, ancora provvisorio, è salito a 23 morti e 146 feriti, a riferirlo i media libanesi. Mentre la Croce Rossa libanese parla di 12 persone uccise e 70 feriti. L’attacco è stato rivendicato dalle “Brigate Abdullah Azzam”. Gruppo formato da estremisti sunniti che fa parte della galassia di al-Qaeda.
Negli attentati è morto anche l’addetto culturale dell’Ambasciata iraniana, Ibrahim Ansari, come confermato dalla tv di stato iraniana. L’emittente ha inoltre precisato che “alcuni componenti” del personale dell’ambasciata sono rimasti feriti nell’attentato. E ha affermato che le due esplosioni sono state causate da un’autobomba e, probabilmente, da un kamikaze.
Intanto l’Iran accusa direttamente Israele per il duplice attentato: “Accusiamo l’entità sionista di essere dietro questo attentato terroristico”, ha affermato l’ambasciatore iraniano in Libano, Ghazanfar Roknabadi, citato dal sito internet del quotidiano an Nahar. Il gruppo terroristico che ha rivendicato l’azione è operativo in diversi paesi mediorientali. Il primo attentato rivendicato dalla formazione fu eseguito nel 2004 a Taba, nell’Egitto settentrionale vicino al confine con Israele. Dove rimasero uccise 34 persone, tra le quali due sorelle italiane, Jessica e Sabrina Rinaudo. Prima degli attentati odierni, le Brigate Abdullah Azzam avevano rivendicato in diverse occasioni lanci di razzi dal sud del Libano contro Israele. Nel 2005, inoltre, militanti del gruppo hanno attaccato una nave militare Usa nel porto di Aqaba, in Giordania, e nel 2010 la petroliera giapponese M. Star nello Stretto di Hormuz.
E’ stato deciso di disputare a porte chiuse la partita valida per le qualificazioni alla Coppa d’Asia tra le nazionali di calcio di Libano e Iran, in programma stasera a Beirut. Lo ha riferito l’agenzia d’informazione ‘Isnà, secondo cui la decisione è stata presa dalla Federazione calcistica dell’Asia al termine di un incontro con i rappresentanti delle Federazioni dei due paesi.