“I casi di irreperibilità che ci sono o di violazione per subaffitto sono già in fase di verifica. Le ordinanze sono fatte con i servizi sociali, perché ovviamente l’equità sociale delle regole e della legalità deve valere per tutti”. Giancarlo Muzzarelli, assessore alle attivita’ produttive della Regione, annuncia il passaggio all’azione dopo la clamorosa denuncia sui container in subaffitto nelle zone terremotate dell’Emilia Romagna. Affidati gratuitamente a chi ne ha fatto richiesta dopo il sisma che ha colpito l’Emilia nella primavera del 2012, i prefabbricati vengono affittati da un numero “interessante” di intestatari. Ora per la Regione la priorità è liberare al più presto le 661 strutture ancora occupate nelle zone del sisma.

C’e’ un piano di rientro, oltre 370 di queste famiglie hanno la possibilità di rientrare. Tutti gli onesti sono valorizzati, i furboni no”, ha detto Muzzarelli in una intervista all’emittente “Radio Bruno”. Ma quanti sono i casi di subaffitto? “Diversi, una quantità interessante- risponde Muzzarelli- abbiamo già avviato tutto per fare le verifiche, perché occorre tenere il principio dell’equità e della responsabilità. A quanto vengono subaffittati i container? Sono ancora dati riservati. Lo verificheranno le amministrazioni”, glissa Muzzarelli, che parla anche di “una decina” di casi in cui i prefabbricati sono stati assegnati, ma le persone assegnatarie “non sono rintraccibili”. Muzzarelli, dopo aver risposto al question time di viale Aldo Moro sulla gestione dei container è stato criticato aspramente dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Defranceschi, che accusa un ritardo di due anni nella dismissione di queste strutture provvisorie.

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