Sono una cinquantina i NoTav che ieri notte sono partiti dalla Valle di Susa in direzione di Roma. Obiettivo il summit italo-francese che si svolgerà a Villa Madama, tra François Hollande ed Enrico Letta: “Siamo solo una piccola delegazione – spiega Guido Fissore, uno dei leader del movimento – perché l’ultima volta, il 19 ottobre, ci hanno descritto come gli unni che scendevano a Roma, anche se non è poi successo nulla”. Sul bus in molti parlano di cosa significherà questo nuovo incontro con i cugini transalpini: “E’ una bufala, l’Europa non ha ancora detto quando e quanti soldi stanzierà. Come ogni anno firmeranno un accordo, con una postilla che permetterà di bloccare tutto in attesa della decisione di Bruxelles”. In tanti suggeriscono ambiti più importanti su cui dovrebbero essere investiti i soldi destinati al Tav: “Bisogna ricostruire L’Aquila e dopo quest’ultima tragedia in Sardegna sembra chiaro che ci dovrebbero essere altre priorità, piuttosto che un treno per il trasporto di merci che non ci sono”  di Cosimo Caridi

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