Alla convention di Forza Italia, sabato 15 novembre, Berlusconi ha detto che le stime del Pil sono errate perché al ribasso. Sostiene il Cavaliere che nelle stime non è calcolato il “Pil sommerso” prodotto nelle regioni meridionali, quello per intenderci che – per dirla con l’ex ministro Lunardi e al netto dell’evasione fiscale – fa dire o sussurrare a gran parte della classe dirigente politica meridionale che “con la mafia bisogna convivere”. Da decenni. Cosa significa in concreto voler considerare nel Pil nazionale l’economia sommersa delle regioni meridionali?
Notizie che danno una risposta ne accadono ogni giorno, da anni: parlano di sequestri o confische di beni mafiosi. Nessuno ne parla ma i dati sono allarmanti e scorrono ogni giorno nella realtà. Tra il 22 ottobre e ieri ho fatto una somma (certamente lacunosa) di questo Pil non quantificato: nella sola Calabria parliamo di 300 milioni di euro, “prodotto” in meno di trenta giorni. Se fosse questo il ritmo, sono più di tre miliardi in un anno, nella sola Calabria, soldi buoni a coprire una normale legge di stabilità. È Pil mafioso.
Chi è il clan Arena, di Isola di Capo Rizzuto? È una delle ‘drine più antiche e radicate, dagli anni ’70 collegata con i De Stefano di Reggio Calabria (una sorta di corleonesi calabresi).
Gli Arena, presenti in quasi tutte le inchieste antimafia sul riciclaggio nel nord Italia e in Emilia in particolare, sono tra l’altro noti alle recenti cronache politico-giudiziarie, per l’appoggio che avrebbero dato al senatore Nicola Di Girolamo,centrodestra, nel 2008 eletto nella circoscrizione all’estero del nord Europa”.
De Girolamo, per questo sotto processo, chiedeva al boss i voti dei calabresi in Germania. Sapendo che gli Arena sono molto presenti in quella zona. Come funziona il sistema del riciclaggio mafioso scoperto ora in interno di banca tedesca? Così: gli Arena fanno versare soldi, “risparmi” o rimesse di emigrati, in quella banca di Amburgo. La banca investe, attraverso una sua finanziaria e con la partecipazione di una grande azienda tedesca del ramo energetico, nella realizzazione di un grande parco eolico a Crotone. Sequestrato, anche perché c’è l’ipotesi di tangenti a politici locali. Quanti soldi girano in questo investimento? La bellezza di 220 milioni di euro.