Hanno dovuto staccare i respiratori per farsi ascoltare, ma alla fine dal governo è arrivata una risposta. E’ il premier Enrico Letta, al termine della riunione del consiglio dei ministri ad annunciare la decisione dell’esecutivo: presentare un emendamento alla legge di stabilità che riguarda il “ripristino completo delle somme legate alla non autosufficienza” e fra queste quelle per i malati di Sla. Il presidente del Consiglio ha aggiunto di comprendere le proteste, ma ha ricordato anche che era già previsto un “completamento del percorso”. La decisione dell’esecutivo è arrivata solo dopo la manifestazione del Comitato 16 novembre, che si batte per i diritti dei malati di Sla: il segretario dell’associazione, Salvatore Usala, ha staccato il suo respiratore, convincendo il governo a ricevere una delegazione di malati e mettere all’ordine del giorno le loro richieste.
Altro tema di attualità nell’agenda del governo, l’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sardegna. “Il Consiglio dei ministri ha deciso che domani sarà una giornata di lutto nazionale per la tragedia che ha colpito la Sardegna”, ha fatto sapere Enrico Letta. “Ritengo sia una scelta importante che si lega alla decisione della immediata dichiarazione dello stato di emergenza e alla immediata allocazione dei fondi“.E ancora: “Credo ci sia stata una voglia di partecipazione forte da parte della comunità nazionale. Tutto il Paese partecipa a questa tragedia e c’è la volontà non lasciare sole le persone coinvolte in tragedia”.
Il premier è voluto tornare sugli scontri che si sono verificati mercoledì 20 novembre in occasione della manifestazione No Tav di Roma. “Si è assistito a scene che hanno passato il limite”, ha detto il capo del governo, ribadendo la condanna espressa al termine del vertice con il presidente francese François Hollande. “Sono accaduti fatti molto gravi, devastazioni, assalti a sedi di partito, un ulteriore elemento molto grave che mi sento di stigmatizzare. Mi sento di dire che ieri si è assisito a scene che hanno passato il limite, non giustificabili in nessun modo. Lo dico rispetto a tante parole giustificazioniste ascoltate”.
Ma nel consiglio dei ministri si è parlato anche del lavoro sui tagli alla spesa del commissario Carlo Cottarelli. “Sulla spending review ci giochiamo molto del lavoro prossimo”, ha spiegato il presidente del Consiglio. “Abbiamo valutato e deciso che le risorse trovate saranno finalizzate a tre grandi obiettivi: un ulteriore carico di riduzione di tasse sul lavoro, la maggior parte delle risorse sarà destinato a questo scopo; alcuni investimenti produttivi mirati di spesa pubblica; riduzione di debito e deficit”. E ha concluso: “Ogni ministero ha iniziato a prendere le misure rispetto al lavoro di Cottarelli”.