Nel giorno in cui il ministro Maurizio Lupi inaugura a Bologna una residenza universitaria costruita da Comunione e Liberazione, fuori una cinquantina di studenti hanno protestato davanti a un muro di agenti di polizia e carabinieri. Non sono volate le manganellate, ma intorno al campus ciellino, 250 posti a dormire a 12 mila euro l’anno a studente, la tensione era palpabile sia tra i manifestanti provenienti dallo Studentato occupato Taksim, sia tra le forze dell’ordine schierate in massa. “Questa è una residenza per eccellenze ma soltanto in termini economici”, dicono gli studenti per strada. “In città ci sono 1.000 posti letto pubblici e 40 mila studenti e Dionigi viene a queste inaugurazioni”. Il rettore non ha voluto commentare le proteste. Lo ha fatto invece il ministro ciellino Lupi: “Non capisco. Non è un problema di ricchi e poveri, anzi. Chi lo teorizza acuisce e accelera le divisioni e le distanze” di David Marceddu
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