Inoltrata la richiesta di fissazione della data del voto al Senato. Il vice di Lupi ai Trasporti è anche sindaco di Salerno, l'incarico dal quale non si è mai dimesso. E ora è emerso che è anche indagato in un'inchiesta per la riqualificazione del lungomare della sua città
Il Movimento 5 Stelle chiede alla presidenza del Senato di calendarizzare una mozione di sfiducia contro il viceministro Vincenzo De Luca. E lo fa attraverso Andrea Cioffi che in Aula afferma: “Se è vero che a destra c’è puzza, c’è puzza anche a sinistra. C’è molta puzza qui dentro”. “Abbiamo saputo – aggiunge Cioffi – che il viceministro delle Infrastrutture risulta indagato, un avviso di garanzia non si nega a nessuno, per gravi fatti per i quali abbiamo anche presentato quattro interrogazioni parlamentari e sono state sporte 23 denunce alla procura della Repubblica, la quale solo adesso si è mossa. Mi sembra di ricordare una certa inerzia amministrativa in passato, visto il ruolo dell’ex procuratore di Salerno, ma lasciamo stare”. “Se De Luca non vuole dimettersi da sindaco di Salerno – prosegue – levategli le deleghe. Abbiate il coraggio di fare almeno questo. Ci chiediamo a chi e a che cosa serve questa farsa destinata a proseguire a lungo”.
Il sindaco di Salerno De Luca è da oltre 200 giorni teoricamente “incompatibile” perché è stato nominato viceministro di Infrastrutture e Trasporti, ma non si è mai dimesso da primo cittadino della città campana. Lui ha anche sempre spiegato che in realtà non è mai stato formalmente viceministro perché non gli hanno mai assegnato deleghe. A questo si è aggiunta la notizia dell’iscrizione del suo nome nel registro degli indagati per la questione del Crescent, nell’opera di riqualificazione del lungomare salernitano. Ma ancora stamani, in un’intervista a Repubblica, De Luca aveva detto: “Dimettersi se indagati? In un paese nel quale le iniziative giudiziarie durano 15 anni e si concludono nel nulla? Sarebbe pazzia, barbarie giudiziaria. Ci si dimette per condanne definitive, salvo che per ipotesi di reato infamanti”.