“Vi prego, non facciamo che si ripeta la frase tragica e ipocrita, come accaduto per Enrico, Francesco, Piero e per tutti gli altri: «In una calamità non si può fare nulla». Basta”. Così la senatrice del Movimento 5 Stelle, Manuela Serra, conclude il suo commosso intervento per il disastro accaduto in Sardegna. La parlamentare, cedendo alle lacrime, ripercorre la tragedia di alcune vittime dell’alluvione: “Vorrei raccontarvi la storia di un padre attento, educato a quella che è la salvezza del proprio figlio Enrico, di tre anni; un papà che appena inizia a veder cadere la pioggia pensa di poter salvare il suo bimbo, portandolo dai nonni in collina, ma non ce la fa, signori, perché la voragine d’acqua inizia ad arrivare nella sua auto”. E continua: “Ma lui esce, urla, chiama aiuto perché Francesco, il padre di Enrico, protegge suo figlio in un giubbotto, lo abbraccia sicuro, ma nessuno riesce a dargli una mano, perché le cime non bastano e l’operaio dell’ANAS dice che non c’è nulla da fare. Signori, non è possibile continuare a dire nel 2013: non c’è nulla da fare”. La Serra ribadisce: “Non possiamo continuare a parlare e a chiacchierare. Non è possibile perché dobbiamo aver la coscienza che strade, ponti, boschi, paesaggi tutti, sono la vita alla vista del nostro territorio, non solo della Sardegna, ma di tutto il territorio Italia che stiamo devastando”

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