«Abbiamo analizzato gli scarsi dati disponibili, abbiamo preso atto degli allarmi scattati dopo i recenti dieci casi di poliomielite in Siria, abbiamo verificato numeri e coperture vaccinali e ci siamo resi conto che i conti non tornano. Per questo abbiamo deciso di scrivere all’Organizzazione Mondiale della Sanità chiedendo chiarimenti ma soprattutto informazioni, perché altrimenti si rischia di andare avanti dando tutto per scontato senza prendere atto della realtà».

E’ la riflessione che ha indotto cinquanta medici e ricercatori a sottoscrivere un documento che pone una lunga serie di quesiti e soprattutto richiede dati e spiegazioni attualmente non disponibili; il documento è stato inviato all’Oms, ma anche alle altre autorità il cui impegno è quello di avere il polso della situazione come la Global Polio Eradication Initiative, il Centro Italiano di Sorveglianza Epidemiologica, l’Istituto Superiore di Sanità e la Cochrane Collaboration.

«Qualcosa non quadra – spiega il dottor Eugenio Serravalle, portavoce del gruppo di medici che ha firmato il documento – pensiamo per esempio al fatto che la poliomielite teoricamente dovrebbe ricomparire dove le coperture vaccinali stanno al di sotto del 95%, percentuale che, come ci hanno sempre insegnato, garantisce la herd immunity, cioè l’immunità di gregge che impedisce al virus di circolare. Mentre non dovrebbe assolutamente ripresentarsi nei paesi che hanno raggiunto gli standard vaccinali richiesti. Invece non è così; noi le tabelle Oms-Unicef sulle coperture vaccinali le abbiamo esaminate tutte e ci siamo accorti che nella realtà le cose non vanno come ci dice la teoria. Ci sono paesi con coperture largamente al di sotto del 95% ma dove la polio ha comportamenti diversissimi: in alcuni paesi c’è, in altri no. Spesso questa differenza si riscontra tra paesi che hanno diverse condizioni di vita; si pensi all’Austria che, malgrado abbia solo un 83% di vaccinati, è polio-free, mentre in Pakistan, dove la copertura varia dal 75 all’83%, la polio è addirittura endemica. Ma la malattia si comporta diversamente anche in nazioni con condizioni igieniche e di vita simili e qui il raffronto può essere fatto ad esempio tra Pakistan e Congo; in Congo con coperture vaccinali analoghe, ma in certi anni anche molto inferiori, a quelle del Pakistan, la polio non è affatto endemica e negli ultimi 17 anni si sono avuti solo casi circoscritti. Altra anomalia è costituita da tutto il Sud America, dove ci sono nazioni che mai hanno raggiunto il 95% di copertura vaccinale ma che rientrano in un’area del mondo dichiarata anch’essa polio-free, cioè libera dalla polio. Poi siamo andati a vedere cosa è accaduto nei paesi con herd immunity; ebbene, in diversi casi (si vedano Cina e Tajikistan) si sono ripresentati casi di polio malgrado la teoria ci dica che ciò dovrebbe essere impossibile».

Di fronte a questi dati, aggiunge Serravalle, «occorre che l’Oms ci chiarisca se la herd immunity è un concetto da rivedere oppure no, visto che la realtà lo contraddice». I fatti ci dimostrano come non sia affatto vero che dove la copertura vaccinale si abbassa al di sotto del 95% la polio torna per forza, così come non è vero che con una copertura del 95 la polio non torna più. Uno degli aspetti che abbiamo provato a considerare è quello dell’esistenza di eventuali gruppi di cosiddetti “suscettibili”, persone concentrate in un’area e non vaccinate o vaccinate irregolarmente. Ma i dati non ci sono e quindi non ci è consentito capire se questi gruppi possano avere un ruolo nelle epidemie; infatti non è possibile sapere se ad ammalarsi sono proprio o solo questi soggetti e se questi soggetti diffondano il virus oppure se ad ammalarsi siano anche i soggetti vaccinati.

Tutto ciò «ha, o dovrebbe avere, forti implicazioni anche nell’elaborazione delle strategie contro la malattia» prosegue Serravalle. Si pensi ad esempio all’utilizzo del vaccino a virus vivo, il cosiddetto OPV o Sabin che si somministra con le goccine ed è molto economico. «Da anni ormai si è preso atto del grosso problema della polio vaccinica, i casi cioè di paralisi flaccida dovuti al virus vaccinico che viene eliminato con le feci e quindi rimesso in circolo nell’ambiente. Questo virus vaccinico può provocare la malattia in chi riceve la vaccinazione e anche nelle persone che vengono a contatto con il vaccinato. Addirittura sulla rivista Lancet, qualche anno fa, si disse che non sarebbe stato possibile eradicare la polio se prima non si fosse smesso l’utillizzo dell’OPV. Oggi invece dagli esperti sentiamo dire il contrario. Due medici tedeschi hanno scritto su Lancet di recente che la polio in Siria minaccia soprattutto quei paesi europei dove non si usa più l’OPV. Bisogna fare chiarezza, su questo non c’è dubbio». Riguardo la preoccupazione per l’arrivo in Europa di rifugiati siriani, la lettera inviata all’Oms fa presente che «dai rapporti Eurostat si evince come da decenni stiano arrivando in Europa centinaia di migliaia di rifugiati dai pesi dove la polio c’è, senza che questo abbia mai causato il ritorno della malattia nei paesi ospitanti. Siamo di fronte a un’incredibile serie di coincidenze fortunate oppure ci sono altri ragionamenti da fare?».

«Insomma, attendiamo risposte chiare. Senza queste, come possiamo infornare correttamente e onestamente i nostri pazienti? E soprattutto: come possiamo avere certezze su ciò che si sta facendo?».

Firme

Referente e portavoce: Dr. Eugenio Serravalle, pediatra, via Firenze 8, 56123 Pisa – cell. 337701772 tel. 050555697

Dr. Teresa Adami, specialista in Malattie Infettive e Omeopatia

Dr. Carlo Alessandria, Dirigente Medico I livello SC Gastroenterologia ed Epatologia, Città della Salute e della Scienza di Torino

Dr. Tancredi Ascani , medico omeopata

Dr. Pia Barilli

Dr. Massimo Borghese, specialista in Otorinolaringoiatria Specialista in Foniatria, già Dirigente Ospedaliero e Docente in Università

Dr. Gino Burattoni, neuropsichiatra

Dr. Marcella Brizzi, Medicina generale, Dirigente della Scuola per Operatore Bionaturale del Benessere di Bologna, Presidente dell’associazione Ting Spazzavento Centro Studi per l’educazione alla salute e alla prevenzione , già docente a contratto ai Corsi di Perfezionamento in Medicine Non Convenzionali Università di Milano

Dr. Maurizio Cannarozzo, specialista in Medicina del Lavoro Psicoterapeuta

Dr. Goffredo Chiavelli, pediatra

Dr. Maurizio Conte, pediatra

Dr. Stefano Ciappi, anestesista e omeopata

Dr. Marco Colla, dirigente di I° livello presso l’Ospedale di Biella Divisione di Chirurgia generale

Dr. Annamaria D’Alessandro

Dr. Ciro D’Arpa, psichiatra, Dipartimento Epistemologia ed Etica Medica, Società Italiana di Medicina Omeopatica

Dr. Teresa De Monte, pediatra di libera scelta

Dr. Livio Dolzani, medico di medicina generale

Dr. Sabine Eck

Dr. Maria Laura Falasca, psichiatra

Dr. Giuseppe Fagone

Dr. Lucia Gasparini, endocrinologa

Dr. Giorgio Leggeri, pediatra

Dr. Roberto Gava, cardiologo, farmacologo, tossicologo

Dr. Paolo Greco

Dr. Gabriella Lesmo, specialista in pediatria, anestesiologia e rianimazione

Dr. Macaluso Salvatore, odontoiatra

Dr. Stefano Mangiavillano

Dr. Alberto Mazzocchi, specialista in Chirurgia Maxillo Facciale

Dr. Simona Mezzera, pediatra

Dr. Dario Miedico, specialista in Medicina legale e epidemiologia

Dr. Stefano Montanari, laureato in Farmacia, amministratore e direttore scientifico del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena

Dr. Gennaro Muscari Tomaioli, docente di medicina omeopatica

Dr. Giovanni Palattella, specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

Dr. Michela Pazzaglia, medico omeopata

Dr. Emma Pistelli, medico omeopata

Dr. Raffaella Pomposelli, medico omeopata, presidente associazione Belladonna

Dr. Maurizio Proietti, gruppo di ricerca Riras International Society Doctor of Environment ISDE

Dr. Orazio Raffa, specialista in Igiene Preventiva e in Genetica Medica O spedale “Piemonte” di Messina

Dr. Lucia Rasi Caldogno, pediatra

Dr. Paolo Roberti di Sarsina, psichiatra, presidente della Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona ONLUS-Ente Morale

Prof. Mimma Rolla, endocrinologa in pensione, Università di Pisa

Dr. Enza Sansone, specialista Ostetricia e Ginecologia

Dr. Guido Sartori

Dr. Sergio Segantini, medico omeopata, Associazione Lycopodium

Dr. Francesco Siccardi, medico omeopata

Dr. Pasquale Suma, medico omeopata

Dr. Elena Tonini, psicoterapeuta, omeopata

Dr. Angela Trigilia, specialista in Anestesia e Rianimazione

Dr . Pierluigi Tubia, odontoiatra

Dr. Roberto Vecchione, specialista in pediatria

Dr. Franco Verzella, medico chirurgo, medicina funzionale

 

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